Professionisti di oggi di ieri e autorità riuniti per celebrare l’anniversario del presidio, scoperta una targa in memoria del direttore Silvia Abbate
Il passato costruisce il futuro. Questa convinzione ha animato il momento di festa che si è celebrato il 13 ottobre per il 25esimo anniversario dell’ospedale di Pieve di Coriano. Una giornata emozionante per tanti professionisti del presente e della vecchia guardia che si sono ritrovati nella sala riunioni del presidio Destra Secchia, insieme ai sindaci del territorio, ricordando la sua fondazione con uno sguardo alle prospettive di domani.
Il direttore generale di Asst Mara Azzi ha dato il via alla cerimonia rispolverando un discorso scritto da Silvia Abbate, memorabile direttore generale che contribuì a dare vita all’ospedale. Un progetto andato in porto per il “sollievo e la gioia di operatori e cittadini”. Dal testo emerge la passione e la determinazione della manager nel raggiungere l’obiettivo, ma anche l’umano sconforto e le difficoltà che non sono mancate lungo la strada. Di Silvia Abbate si ricordano la competenza, l’umanità, la tenacia, l’autenticità. In sua memoria è stata scoperta una targa all’ingresso del presidio.
“L’ospedale di Pieve – ha commentato Mara Azzi – è un gioiello della nostra azienda. Una struttura di confine, determinante per il territorio e con grandi potenzialità che ora dobbiamo sviluppare pensando ai prossimi 25 anni”.
Il direttore medico di presidio Piero Superbi ha sottolineato l’importanza della collaborazione: “Guardare al futuro significa soprattutto continuare a collaborare. Ci tengo a ringraziare tutti i professionisti che ogni giorno si spendono per prendersi cura della popolazione”. Il suo predecessore Adriano Verzola, oggi alla guida del Controllo di gestione di Asst, ha parlato dei numeri significativi dell’attività di un ospedale che “si vede anche da lontano, perché conta”: “Circa 600 dipendenti, 30.000 accessi in Pronto Soccorso, 7.000 ricoveri, 1.200.000 prestazioni ambulatoriali semplici e complesse, per interni ed esterni.
Sono intervenuti poi il direttore medico di presidio di lungo corso Renato Schiavello, ora in pensione, il sindaco di Borgo Mantovano Alberto Borsari, la presidente del Comitato per la promozione e tutela dell’Ospedale civile Destra Secchia Daniela Besutti.
A conclusione dell’incontro, spazio alla musica che ha visto esibirsi eseguendo brani di Morricone l’infettivologo del Serd di Mantova Giorgio Perboni al violino e l’infermiera della Medicina del lavoro di Pieve Rita Bonfatti.
“Il passato costruisce il futuro” è lo slogan impresso sulla copertina di un taccuino realizzato per festeggiare questa ricorrenza, omaggiato ai presenti insieme all’opera Girotondo, di Marzia Roversi. L’artista di Poggio Rusco ha donato il suo lavoro, così come già aveva fatto durante la prima ondata Covid con un altro suo quadro. Testimonianza da un lato della partecipazione della comunità locale e dall’altro dalla volontà dell’azienda di valorizzare un talento locale. L’immagine raffigura appunto un girotondo di tre bambine, che simboleggiano il futuro, ma anche lo spirito di squadra e di integrazione, indispensabili per una buona sanità.