Una sedia vuota e le sue poesie: Alda Merini fra gli ospiti della comunità Villa Angela

Parole e musica per raccontare la poetessa che ha trasformato la sofferenza in versi

La sedia al centro del giardino è vuota, ma lei è presente. Sui volti di chi si commuove ascoltando i suoi versi e le cammina al fianco, lungo le strade tortuose della malattia mentale. Accanto a lei che ha saputo trasformare il dolore in poesia e ha ringraziato Dio per averglielo fatto conoscere. Fonte di intensità, di sentire infinito: “Io non so nulla, so solo che mi hai messo in un canto e mi hai detto: tu porti il sigillo della Poesia”.

La comunità di Ippogrifo Villa Angela, in collaborazione con il Cps di Mantova, ha voluto ricordare lo scorso 7 settembre Alda Merini, nell’ambito della rassegna Parole con te, dedicata alla letteratura. Un momento emozionante, che ha coinvolto gli ospiti in un reading realizzato dall’associazione La Corte dei poeti. Voci recitanti di Stefano Iori, Carla Villagrossi ed Elena Miglioli, che hanno raccontato la figura e l’opera dell’autrice dei Navigli.

Alcuni ospiti hanno aggiunto spontaneamente altre letture di versi della Merini, mostrando grande partecipazione e sensibilità per la poesia. Fra loro anche un’artista, Rita Benatti, che ha esposto le sue opere. Dipinti con soggetti fantasiosi e coloratissimi, appesi a un pergolato, in dialogo con la cornice verde della casa di Piazza Virgiliana. Perché anche l’arte e la natura sono poesia.

“Lo spirito di fondo– spiega Carla Galli, educatrice professionale del Cps di Mantova – si ispira ai principi della recovery, un movimento che nasce in Inghilterra negli anni Novanta e pone al centro la qualità della vita delle persone oltre la loro disabilità, perché ognuno è portatore di competenze e di potenzialità con le quali costruire progetti di vita integrati nella comunità. La co-progettazione è il paradigma che si declina sia nelle prassi di cura condivise con i servizi che nella co-costruzione di eventi e iniziative aperte a tutti e alla città. Il nostro evento nasce proprio dal progetto triennale Recovery.net che, tra gli altri obiettivi, ha quello di portare la psichiatria fuori, nella comunità, creando nuovi rapporti di collaborazione con altre realtà del territorio”.

Come è avvenuto per “Parole con te,” progettato da un gruppo trasversale di operatori della psichiatria, associazione familiari Oltre la siepe, utenti e volontari e che ha visto la gradita partecipazione anche di due belle realtà mantovane, la Corte dei poeti e la Mantua Farm School, una ‘scuola non scuola’ rivolta ai ragazzi dagli 11 ai 21 anni”.

Soddisfatta anche la referente della comunità Villa Angela Yessica  Zaini: “Posso solo dire a nome di tutta l’équipe e degli utenti che è stato un vero piacere poter condividere questi momenti culturali di letture e di ascolto accompagnati da un po’ di musica. Ci auguriamo di aver trasmesso a tutti i partecipanti quell’atmosfera accogliente, calda, famigliare e umana che contraddistingue il nostro operato. Auspichiamo di poter condividere altre iniziative di apertura al pubblico”.

Gli altri incontri in programma per il mese di settembre hanno affrontato i testi di Gianni Rodari e Italo Calvino. Rita Benatti, l’ospite che ha anche esposto le sue opere, ha ringraziato gli organizzatori e ha raccontato come ha vissuto questo giorno speciale: “Fra noi ospiti nasceva la voglia di intervenire. Personalmente mi sono meravigliata e ho chiesto come si può descrivere un personaggio, Alda Merini, dalle molteplici facce che parla di vita e di morte e di forza di vivere? La sedia al centro dello spazio verde, con i libri e i colori della poetessa, mi ha messo un po’ di nostalgia, perché lei non c’è più”.




Nelle foto le opere di Rita Benatti

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