Case e ospedali di comunità: le cure si avvicinano al cittadino

Parole d’ordine: prossimità, approccio multidisciplinare, presa in carico appropriata del paziente. Lavori in corso per l’attuazione della legge regionale

La legge di potenziamento della sanità lombarda punta su un sistema capillare di strutture territoriali e di prossimità. Un’esigenza forte, messa in luce anche dalla pandemia, che ha richiesto un profondo cambiamento della risposta alla domanda di salute della popolazione. Le realtà-cardine di questo nuovo modello, che ASST Mantova si sta adoperando per attuare, sono le case della comunità e gli ospedali di comunità.

Le prime, componente fondante del rilancio del territorio, saranno il punto di riferimento del cittadino, la porta per accedere ai servizi e alle prestazioni. Favoriranno un approccio multidisciplinare, realizzando diversi obiettivi: la continuità dei percorsi di cura ospedale-territorio, l’assistenza nell’ambiente di vita del paziente, il rafforzamento dell’attività di prevenzione, l’introduzione di modelli innovativi di presa in carico per affrontare la cronicità e la fragilità.

Nelle case di comunità troveranno spazio le cure primarie, la medicina specialistica, i servizi territoriali e i servizi sociali in un’ottica di integrazione e dialogo con la rete ospedaliera. In altre parole, nello stesso luogo fisico opererà un team composto da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, infermieri di comunità, altri professionisti della salute, assistenti sociali. Fra i pilastri della riforma figura, appunto, la valorizzazione dell’infermiere di famiglia e di comunità, che avrà principalmente un ruolo di monitoraggio e prevenzione.

In stretto collegamento con le case di comunità saranno realizzati gli ospedali di comunità, destinati al ricovero breve di pazienti a media-bassa intensità clinica. Di norma dotati di 20 posti letto, fino a un massimo di 40, avranno una gestione prevalentemente infermieristica. Queste strutture garantiranno una maggiore appropriatezza delle cure, determinando una riduzione di accessi impropri, come ad esempio quelli che riguardano il pronto soccorso.

ASST Mantova ha in programma la creazione di 9 case della comunità (Asola, Goito, Castiglione delle Stiviere, Mantova, Bozzolo, Viadana, Suzzara, Borgo Mantovano, Quistello, Sermide) e 5 ospedali di comunità (Asola, Mantova, Bozzolo, Viadana, Borgo Mantovano), sfruttando la possibilità di fruire in primis degli immobili di sua proprietà. I primi a vedere la luce saranno l’ospedale di comunità di Bozzolo, che deriva dalla trasformazione di 25 posti letto di cure subacute, e la casa della comunità di Goito, ospitata dall’attuale sede territoriale.

 


 

Renzo Boscaini è il Direttore Socio Sanitario di ASST Mantova.

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