L’unico della sua associazione a operare a Mantova: “Dalla Protezione Civile ho appreso tanto. Un’esperienza di grande valore”
Il suo basco verde spunta fra le teste degli oltre 1.200 volontari che hanno donato tempo e cuore alla campagna vaccinale anti-Covid 19. Lo riconoscono facilmente, perché all’hub La Favorita si presenta in divisa da ufficiale in congedo del Reggimento Lagunari Serenissima. E con precisione militare ricorda che la sua attività di accoglienza e ordine pubblico, in appoggio alla Protezione Civile e al Servizio di sicurezza privato, “è durata 18 giorni per un totale di 94 ore ”.
Un volontario singolare e singolo Maurizio Casari, 61 anni. Visto che l’Associazione Lagunari e truppe anfibie di cui è membro, ha una sede in provincia di Mantova alla quale lui non è iscritto: “Sono iscritto alla sezione di Mirano di Mira, provincia di Venezia, ed è lì che ho iniziato. Poi però ho chiesto e ottenuto al comandante di rendermi disponibile a Mantova, perché vivo a San Giorgio Bigarello. Nella campagna vaccinale hanno operato circa 100 lagunari in congedo a livello nazionale”.
Casari era quindi l’unico lagunare presente al Grana Padano Arena fra maggio e ottobre. E in molti si sono anche incuriositi, chiedendogli a quale arma appartenesse: “Siamo i marines italiani, le truppe anfibie dell’esercito. Il 90 per cento di noi si trova in Veneto. Il berretto verde ci è stato assegnato come forma di riconoscimento a seguito delle nostre missioni in Medio Oriente”.
Il mantovano ha risposto con entusiasmo all’appello del suo superiore, portando la bandiera dell’associazione fra le 60 che hanno supportato gli operatori sanitari nei centri vaccinali attivati da ASST. Un sostegno indispensabile. Un’esperienza umana di grande valore, che può cambiare. Tanto che Casari ha smussato un po’ anche gli spigoli tipici della sua professione: “Sono partito con una certa rigidità nel verificare i documenti, nell’avvicinarmi alle persone. Dalla Protezione civile ho imparato tanto, quella morbidezza che serve per accogliere. Non avevo esperienze in campo civile e ho capito che occorre essere più dolci”.
I momenti di incertezza, le mille domande alle quali rispondere non sono mancati. Resta però la soddisfazione per un intervento unico nel suo genere. Come il basco verde che spiccava in mezzo alla folla: “Ho trovato in tutti disponibilità, pazienza e spirito di collaborazione. Ci siamo aiutati a vicenda senza risparmiarci. Lo rifarei volentieri”.
Elena Miglioli è il direttore del periodico Mantova Salute, responsabile dell’Area Ufficio Stampa e Comunicazione ASST di Mantova. Giornalista professionista, scrittrice, poetessa. Ama tutte le forme d’arte, ma mette la musica (classica) al primo posto.