Avis provinciale, la nuova presidenza fra “continuità e rinnovamento”

Giacomo Savi ai vertici, subentra a Elisa Turrini: “Valorizziamo la raccolta del plasma”

È Giacomo Savi il nuovo presidente dell’Avis provinciale di Mantova, in carica fino al 2024. Savi, 36 anni, passa dalla presidenza dell’Avis di Castel d’Ario ai vertici  dell’associazione virgiliana, subentrando a Elisa Turrini. Avis collabora attivamente con ASST Mantova. Si guarda verso il futuro con senso di gratitudine a chi è venuto prima.

Come vive questo nuovo incarico?
Con un senso di profonda gratitudine nei confronti delle Avis mantovane per la fiducia che mi è stata espressa durante l’ultima assemblea. Un ringraziamento particolarmente accorato lo devo a coloro che avendo meritatamente più titolo di me a ricoprire questo ruolo hanno voluto cedere il passo gettando il cuore oltre l’ostacolo, concedendomi di fatto il raro privilegio di diventare presidente di una tra le più straordinarie realtà associative italiane.

Quali sono i suoi progetti che si prepara ad affrontare?
Che la nostra realtà sia un fiore all’occhiello nel panorama nazionale lo si percepisce subito, anche nelle piccole cose. Ma ciò che ci rende davvero grandi è una visione che ci accompagna da molto tempo, il cardine attorno al quale da molti anni ruota la nostra attività: la delega da parte della sanità pubblica alla raccolta associativa di tutto il sangue e ora anche di buona parte del plasma. Quest’ultimo grande obiettivo, raggiunto proprio ultimamente dal tenace e instancabile impegno di Elisa Turrini e del suo esecutivo, va custodito, valorizzato e fatto fruttare come un vero tesoro.

Come intende proseguire su questo cammino?
Data l’importanza strategica di questo filone, ho deciso come presidente di occuparmi personalmente della raccolta di sangue e plasma anche per quanto concerne il rapporto con le istituzioni. Continuerò quindi nel segno dei proficui rapporti con ASST, in particolare con il direttore generale Raffaello Stradoni e con il direttore dell’Immunoematologia Massimo Franchini. Spesso in questi giorni mi sono chiesto se sarò all’altezza del compito, se sono pronto ad essere il presidente di questa bellissima Avis: non lo so. Ma sono certamente pronto a imparare a farlo, ascoltando le idee di tutti, giovani, adulti e anziani. Dovremo imprescindibilmente favorire le leadership femminile. Le donne sono una colonna portante dell’associazione.

Il suo mandato in due parole chiave?

Senz’altro continuità, perché i componenti dell’esecutivo uscente sono stati rieletti e i componenti dell’ufficio di presidenza i più votati. Ma anche rinnovamento, in quanto tutti i più giovani candidati sono parte del consiglio. Due aspetti da bilanciare, valorizzando le attitudini personali e le competenze di ciascuno.

 

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