Nella Comunità di Riabilitazione Psichiatrica ad Alta Assistenza di Mantova è stato attivato un nuovo percorso sperimentale di cura e riabilitazione integrate sul modello della gruppalità. Questo lavoro è iniziato prima del lockdown 2020. Aveva l’obiettivo di transitare da un approccio individuale a un approccio di recovery essenzialmente gruppale. Riportiamo le testimonianze di alcuni pazienti che hanno partecipato alle attività di gruppo. Le testimonianze proseguiranno sul prossimo numero di Mantova Salute.
Intraprendendo questo percorso, più o meno scelto ma soprattutto combattuto a livello psichico nel quale mi sono arenata per anni, mi sta dando ciò che desidero seppur la maggior parte delle volte mi risulta difficoltoso.
Penso che questa struttura sia uno stampo a livello generale e preparatorio a una vita ricca di elementi che lo stesso staff della CRA, i dottori stessi, desiderano e addestrano sostenendo e facendomi costruire un io che generalmente si è frammentato; perso nel buio di emozioni non congrue anche a livello relazionale. Questo è un obiettivo anche di condivisione dei propri averi psichici nei confronti degli altri.
Concludendo, consiglio vivamente di provare questa struttura, perché chi crea ha a disposizione tutti gli elementi e la possibilità di recuperarli, accettando di far fatica. Bisogna impegnarsi e faticare perché all’esterno non si crede se si ha una semplice vita di vizi e di “nulla”. Ciò inteso come disconnesso di valori, isolamento sociale.
Questa esperienza mi ha aiutato nel non sminuire spesso le mie capacità intellettive che ho avuto e ho paura di dimostrare per non sbagliare. Ciò perché finché non si prova non si saprà mai raddrizzare quella “fune che ci traina”.
Quindi buon inizio e buon viaggio agli ospiti che avranno il coraggio di provare a riprovarci, tutti abbiamo una mente meravigliosa seppur con qualche piaga.
Si tratta solo di lavorare con se stessi e con tutto il sostegno possibile e disponibile.
In bocca al lupo…
Laura