Amministratori di sostegno: un elenco provinciale ‘intelligente’

Si è cercato negli anni cerca di affinare la ricerca, trovando il volontario giusto per la persona giusta

 Sarebbe disponibile ad assumere un incarico di amministratore di sostegno? Questa è la  domanda che gli operatori dell’Upg-Ufficio di Protezione Giuridica pongono ai volontari amministratore di sostegno quando vi è la necessità di reperire una persona che rivesta questo importante  ruolo  esterno alla famiglia del beneficiario : nulla di strano … oggi.

Con Deliberazione ASST n. 1010/2018 è stato recepito l’elenco provinciale degli amministratori di sostegno  che l’Ufficio di Protezione Giuridica ha iniziato a costituire dal lontano 2010, con una raccolta di candidature di persone fisiche e persone giuridiche disponibili all’incarico.

L’elenco ha un duplice scopo: rendere visibili gli amministratori volontari che hanno già l’incarico (spesso la visibilità crea emulazione) e le associazioni che si rendono disponibili; fornire candidature dei volontari formati, ma non ancora nominati a chi necessita di un amministratore esterno alla famiglia.

A dieci  anni di distanza, porre quella “semplice” domanda appare dunque  un traguardo. Dieci anni  di costante formazione sul tema dell’amministrazione di sostegno e di continuo confronto con le reti territoriali:  dagli enti locali ai servizi socio-sanitari, dalle associazioni di volontariato all’Ordine degli avvocati  e  a tutti i professionisti che a vario titolo si interfacciano con la tutela giuridica.

Dieci anni di informazione e sensibilizzazione sul tema di amministrazione di sostegno, anche per il semplice cittadino che vuole offrire il proprio tempo e supporto a persone che necessitano di questo istituto. Soprattutto, dieci anni di incontri con i giudici tutelari del Tribunale di Mantova dai quali era emersa la forte necessità di disporre di un elenco di volontari, disposti ad assumere l’incarico di amministratore di sostegno, quando la scelta non è desumibile dal ricorso.

Diversamente , la nomina potrebbe ricadere  sull’assessore ai Servizi Sociali o sul sindaco pro tempore del Comune di residenza del beneficiario, oppure sui  professionisti di fiducia del tribunale, che  però non ne hanno conoscenza preliminare.

Con l’esperienza di questi anni, si è giunti alla consapevolezza che a servire oggi è un elenco “intelligente”, costruito su più livelli. Provinciale, poiché la dimensione geografica  idonea  che consente una prossimità tra amministratore e beneficiario. Per area di interesse: le persone che necessitano di tutela possono essere anziani soli assoluti oppure persone che vivono un disagio sociale compromesso  dalla patologia  o situazioni patrimoniali particolarmente complesse. Il volontario dunque può esprimere preliminarmente una preferenza su quale area  sente di potersi impegnare. Esistono inoltre le nomine già in essere: nell’elenco sono presenti volontari che hanno già all’attivo anche  più  di una nomina e la disponibilità all’incarico passa anche attraverso il  “carico di lavoro”.  Andrebbero segnalate la professione, il titolo di studio, le attività di volontariato: per un orientamento, se possibile più mirato al livello di complessità richiesto dalla situazione.

Quello che in dieci anni si è cercato di affinare dunque è la capacità di trovare il volontario giusto per  quella persona specifica, che ha un nome, un cognome, una storia, un vissuto e delle necessità che non sa esprimere in autonomia  e che  per questo ha bisogno  di qualcuno che lo affianchi in tutto o in parte.

Il volontario non si sostituisce alla famiglia , né ai servizi e alle istituzioni: entra a far parte del progetto di vita del beneficiario, tanto quanto i soggetti che a vario titolo sono già  presenti o si dovranno attivare. I giudici tutelari hanno preferito demandare all’Ufficio di Protezione Giuridica la completa gestione dell’elenco: dall’individuazione del volontario al raccordo con il richiedente e, laddove possibile , anche con  il beneficiario.

A quel punto l’Ufficio di Protezione Giuridica predispone il ricorso o l’istanza di sostituzione dell’amministratore (a seconda dei casi) , indicando il nome del volontario.

All’elenco possono iscriversi sia persone fisiche che giuridiche che abbiano i seguenti requisiti: persone fisiche (sezione A), maggiorenni , cittadini italiani o  cittadini stranieri regolarmente residenti su territorio italiano, non avere precedenti penali ed essere in possesso dell’attestato di frequenza ad un corso di formazione sull’argomento; persone giuridiche (sezione B): Soggetti di cui al Titolo II c.c.  (ex art. 408 ultimo comma c.c.)  ovvero persone giuridiche – associazioni o fondazioni .

L’elenco provinciale degli amministratori di Sostegno, aggiornato al 2020  comprende nella sezione A 80 volontari  aderenti, di cui  25 avvocati e nella sezione B 8 associazioni iscritte.

L’obiettivo è quello di ampliare il numero degli iscritti in modo da rispondere sempre di più alle necessità di tutto il territorio provinciale. Le azioni di promozione e di formazione hanno dato una forte spinta all’iscrizione di volontari nell’elenco, incrementandone notevolmente il numero.

A causa della pandemia da Covid-19, le attività di formazione sono state sospese, pertanto, in attesa di proporre nuove  iniziative in tal senso, l’Ufficio di Protezione Giuridica resta a disposizione per informazioni sul tema e accoglie nel frattempo adesioni per nuovi corsi che verranno approntati con l’anno 2021.  Per informazioni 0376.201521- 201346; protezionegiuridica@asst-mantova.it.

 

Simona Pezzali lavora all’Ufficio Protezione Giuridica di ASST Mantova

 

1 Commento
  1. Ringrazio la dott.ssa Zoboli per il prezioso lavoro svolto verso le persone fragili e bisognose di sostegno, le famiglie e i volontari ads.
    E’ testimonianza di un lavoro capillare, segno di impegno , competenza e sensibilità verso tutti.
    Ogni soggetto che si occupa delle amministrazioni di sostegno , compreso chi ha l’oneroso compito della scelta ultima di questa delicata figura per lo svolgimento del servizio, tende ad essere in sintonia con la rete di persone che si occupano a vario titolo di fragilità e povertà.
    Questo delicato intervento della AdS esula dalle formalità ,e senza trascurarle, ha lo sguardo oltre .
    Vedere il benessere primario delle persone bisognose di sostegno, come fulcro di una comunità che pone al centro la salute-intesa in senso ampio- di ogni persona , rappresenta un traguardo impegnativo che richiede esperienza professionale e principalmente capacità di relazioni umane autentiche e solidali.

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