Fra orto, meditazione e fotografia il percorso sperimentale in comunità coinvolge pazienti e operatori
Nella Comunità di Riabilitazione Psichiatrica ad Alta Assistenza di Mantova abbiamo iniziato un nuovo percorso sperimentale di cura e riabilitazione integrate sul modello della gruppalità. Questo lavoro è iniziato ben prima del lockdown 2020. Aveva l’obiettivo di transitare da un approccio individuale a un approccio di recovery essenzialmente gruppale.
Durante il periodo COVID questo nuovo impianto teorico clinico ha dovuto trovare via via degli aggiustamenti pratici. Ma abbiamo cercato di “mantenere la rotta” dal momento che ci ha permesso di conseguire risultati clinici evidenti: minor somministrazione giornaliera di farmaci, sostanziale assenza di dimissioni non concordate, coinvolgimento costante delle famiglie, maggior soddisfazione da parte degli utenti come rilevato dal customer satisfaction che abbiamo costruito ad uso interno, su modello di quello aziendale.
Abbiamo messo a punto due aspetti essenziali: il gioco e la narrazione continua. Come scriveva Fischetti: “Il gruppo per adempiere pienamente la propria funzione terapeutica deve restare aperto a tutte le influenze del contesto dove si è costituito e restare in relazione con gli altri operatori e le attività del tessuto istituzionale. Non deve essere una porta chiusa all’interno del grande gruppo istituzionale, ma ne deve essere in qualche modo uno strumento motore”.
Molti studiosi hanno sostenuto che giocare è un bisogno che può essere paragonato ai bisogni fisiologici di base (mangiare, bere, dormire). Il gioco è la vita – sosteneva Bateson – e la vita è sopravvivenza.
L’operatore psichiatrico viene ingaggiato costantemente nella relazione con il paziente. E il più delle volte in un’area che ha a che fare con i bisogni primari. La possibilità di intercettare e sviluppare un’area di gioco permette di alleviare la pena che la realtà della disabilità psichica impone ai pazienti.
Quali sono le attività gruppali che abbiamo proposto ai pazienti? Fiaba, Cucina, Musica Giochi all’aperto, Diario di Bordo, Meditazione, Fotografia, Housekeeping, Orto, Gruppo del sé, Gruppo spiritualità, Camminata Sportiva.
Ogni mattino ci ritroviamo in sala TV, tutti insieme operatori e ospiti: spegniamo la soporifera TV , ci diamo il buon giorno, ci raccontiamo com’è andata la notte appena trascorsa. C’è il buon umore di Luca ma anche il suo timore: oggi festeggiamo il suo compleanno, nessuno lo faceva più da tre decenni e una festicciola con canti e balli e lo striscione di “buon compleanno” proprio non se l’ aspettava. C’è Stefano che ha litigato con Mariangela e non vuole più che la loro “coppia”, che si è formata al CRA , vada avanti e ne parla con tutti.
Anche Alice commenta ricordando la sua tristezza per gli abbandoni vissuti , invece Angelo propone un applauso per il risotto con le salamelle che assieme all’infermiera è stato cucinato ieri sera: erano molto tempo che non si mangiava risotto e salamella, buonissimo come il pane-e-salame dell’altra settimana.
Si organizza la camminata delle 10 (quando il COVID ce lo permette) a gruppetti fino al bar più lontano possibile, così da fare un po’ di esercizio fisico e si ricordano le attività del pomeriggio: il gruppo meditazione o quello di musica o il gruppo spiritualità con don Stefano. Qualcuno si lamenta che vuole tornare a casa, qualcuno è contento che anche la giornata di oggi ha un senso. Roberto non ha rassettato ieri la sala da pranzo e allora Marco gli ricorda che bisogna farlo anche se non si ha sempre voglia. Silvia ricorda che anche lei a volte non ha voglia di stirare ma che sa che, di domenica, è il suo turno. A quel punto, Sonia racconta del perché si è fatta i capelli viola e ognuno esprime il suo apprezzamento o la sua contrarietà.
La psicologa ricorda le regole del COVID, l’educatrice organizza i gruppi, l’infermiera ricorda l’importanza di arrivare in tempo in infermeria per l’assunzione dei farmaci, l’Oss chiede a tutti se hanno fatto la doccia. Il tempo vola, è già ora di andare a camminare, distanziati, ma comunque insieme.
Alberto Romitti è uno psichiatra ASST Mantova; Pier Antonio Magnani è responsabile Area della Salute Mentale ASST Mantova
Sicuramente una iniziativa lodevole, volta alla riduzione dell’ansia….. avete avuto modo di verificare dei feed-back positivi da parte degli utenti coinvolti? Si sentono valorizzati, presi in considerazione… ? Ferdinando, operatore spdc
Buongiorno Ferdinando,
periodicamente sottoponiamo agli utenti un customer satisfacion che abbiamo costruito ad uso interno. I risultati sono stati sempre molto incoraggianti. Inoltre il contatto quotidiano e la riunione di gruppo che svolgiamo tutte le mattine ci permettono di monitorare la situazione e confermano la soddisfazione degli utenti coinvolti che si sentono valorizzati.