Un fiore e una casa nel nuovo logo che celebra l’associazione Maria Bianchi

I volontari rientrano in ospedale dopo il periodo di restrizioni Covid. Sempre accanto a chi soffre fin dagli anni ‘90

L’associazione Maria Bianchi Mantova ha ripreso la sua attività accanto a chi soffre. Autorizzata al rientro in ospedale dalla direzione di Asst e della struttura Cure Palliative, l’associazione continua a essere fedele al mandato di accompagnare le persone malate e supportare, con aiuto pratico e solidarietà psicologica, i famigliari presenti.

I volontari hanno accolto con entusiasmo, sin dalla metà del mese di luglio, la notizia di poter ricominciare l’attività in presenza. Dopo essersi sottoposti ai controlli sanitari, giorno per giorno ricevono dal personale le indicazioni di servizio. Tra i loro compiti la distribuzione dei pasti brevi, il tè offerto ai parenti e l’accompagnamento dei degenti in sedia a rotelle all’interno e all’esterno del reparto, sia per necessità o semplicemente per chi desidera uscire dalla stanza di ricovero. 

Si dispongono all’ascolto dei racconti di vita di chi sta concludendo l’esistenza e, con questa modalità, desidera rivivere la propria storia, il proprio cammino, per poter dare un senso all’intero percorso vissuto. I volontari hanno il fondamentale compito di creare un ponte tra la realtà esterna e la realtà del malato all’interno dell’ospedale fornendogli notizie con la lettura di giornali ed episodi del quotidiano che possano metterlo in relazione con ciò che succede al di fuori dell’istituto ospedaliero. 

Contribuiscono a regolare gli ingressi dei visitatori in reparto, a consegnare loro i documenti dall’accettazione e a svolgere altri servizi che possano essere utili al personale. La loro presenza e le loro parole sono di sostegno a chi soffre ma anche allo stato d’animo dei famigliari con cui cercano di dividere il peso del dolore perché, se condiviso, possa essere più lieve.

Il lungo periodo di allontanamento dalla struttura di Cure Palliative ha lasciato nei volontari la sensazione di occasioni mancate pur comprendendo che le decisioni prese fossero necessarie alla tutela della salute. La possibilità di accogliere e raccogliere riflessioni, valutazioni, distillati di sapienza maturata attraverso la vita e l’esperienza di malattia, che vengono depositati con generosità, consente ai volontari di unire alla loro costante formazione i racconti di vita dei tanti “maestri”.

Coloro che soffrono parlano di ciò che quell’esistenza ha potuto insegnare. Questa ricchezza è il grande patrimonio di cui si nutre l’associazione durante la sua attività; essa consente ai volontari di rimettere in circolo quanto ricevuto nei nuovi contatti sia con i pazienti che con i famigliari; un patrimonio che arricchisce spiritualmente e intellettualmente durante gli incontri in cui emozioni, esperienze, doni etici e meditativi ricevuti attraverso le relazioni instaurate nell’affiancamento vengono condivisi.

Molto di tutto questo è mancato nel periodo d’isolamento del Covid-19, anche se alcuni contatti sono stati resi possibili dalla disponibilità di una linea telefonica di ascolto. La lunga pausa forzata ha però portato nuovi frutti. I volontari hanno potuto riflettere e interrogarsi sulle opportunità di adattamento del ruolo dell’associazione alla nuova condizione sociale. 

A questo proposito l’associazione Maria Bianchi Mantova è lieta di presentare alla città di Mantova e alla Provincia la sua nuova immagine di riferimento. Un nuovo logo che la renda immediatamente riconoscibile. Risultato di un’elaborazione grafica del designer Massimo Canali, che si è reso disponibile allo studio della  nuova immagine, e con la collaborazione della presidente dell’associazione Aretè e organizzatrice della rassegna Alla fine dei conti Elena Alfonsi, il nuovo logo recupera i due simboli che hanno caratterizzato l’associazione fin dalla sua fondazione negli anni ’90 e ne contraddistinguono l’attività. La casa per l’atmosfera di sostegno alla domiciliarità, l’appartenenza alla comunità, dando importanza alle relazioni interpersonali semplici, all’ascolto, all’accoglienza della persona affetta da una malattia grave. Il fiore per guardare alla vita nella sua interezza, rispettarne il “soffio”, accettarne il costante gioco di interazioni con il mondo, con la natura delle cose e con la relativa impermanenza che tutto caratterizza. 

La casa e il fiore hanno trovato espressione congiunta nella nuova immagine sintetizzando con pienezza il significato del volontariato che contraddistingue l’associazione Maria Bianchi Mantova. Oggi più che mai i volontari Maria Bianchi invitano tutti coloro che fossero interessati a contribuire alla crescita dell’attività sociale sul territorio, con serietà ed etica, a prendere contatto con l’associazione. 

Per informazioni sull’attività dell’Associazione Maria Bianchi Mantova: 347/766.35.42; mariabianchimantova@gmail.com; www.mariabianchimantova.it; Facebook: Volontari Maria Bianchi MN.

Associazione Maria Bianchi Mantova

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