Occorre agire precocemente e in modo tempestivo, si parte con un percorso ad hoc il primo giorno dopo l’intervento chirurgico
La diagnosi di tumore alla mammella porta a grandi cambiamenti nella vita di una donna, sia negli aspetti della vita quotidiana, sia nella modificazione della propria immagine corporea. Il trattamento chirurgico è quasi sempre utilizzato in caso di metastasi ascellari e l’asportazione linfonodale effettuata in ascella porta alla presenza di una cicatrice che può provocare nel tempo limitazioni anche importanti del movimento del braccio.
Questo effetto negativo si può ridurre grazie a un intervento di tipo riabilitativo precoce. Per queste pazienti il percorso diagnostico e terapeutico della ASST di Mantova prevede una presa in carico che inizia dal primo giorno post operatorio e il trattamento prosegue ambulatorialmente negli spazi della struttura di Medicina Fisica e Riabilitativa.
La tempestività dell’approccio riabilitativo ci permette di ridurre l’ansia nella paziente che si trova ad affrontare una situazione sconosciuta con risvolti cui nessuno l’aveva preparata. La tensione e il dolore che si avvertono nel muovere il braccio è uno di questi. Dare informazioni corrette e puntuali rispetto a questa fase costituisce la base su cui si costruisce un rapporto di fiducia.
La donna si sente accolta all’interno di un percorso ben rodato, il cui obiettivo primario è aiutarla a riconquistare autonomia.
La fisioterapista inizia a toccare, a lavorare su quella parte del corpo che la donna non riconosce più come propria, in cui la sensibilità è alterata, in cui anche il “pieno” dato da una protesi o dall’espansore, in realtà le ricorda continuamente un “vuoto”, una perdita, una mutilazione.
Mentre lavoriamo richiamiamo l’attenzione sulle sensazioni che prova e, se disponibile psicologicamente, la invitiamo a lavorare con noi. Tutto questo per recuperare le attività pre-intervento e nel contempo ri-conoscersi nella propria immagine corporea. Dall’esperienza ormai più che decennale abbiamo imparato che il primo trattamento in realtà è l’ascolto: in senso letterale, di ciò che la paziente racconta, in senso figurato attraverso le nostre mani, di ciò che il suo corpo ci dice. In seguito parleremo in modo più specifico del trattamento prettamente riabilitativo.
Laura Mutti è una fisioterapista di ASST Mantova e opera nel percorso di riabilitazione per le donne operate al seno.