Pediatria, studio internazionale per migliorare la qualità dell’assistenza

Il lavoro si concentra sugli standard materni e neonatali dell’Oms, e prevede il reclutamento di oltre 500 pazienti

La Pediatria di Mantova partecipa a studio internazionale sull’uso degli standard materni e neonatali dell’Oms per migliorare la qualità dell’assistenza. Si tratta di uno studio multicentrico, che durerà 18 mesi e prevede il reclutamento di oltre 500 pazienti. Capofila l’Irccs  Burlo Garofolo Trieste, che già fra il 2016 e il 2018 aveva condotto un primo studio pilota sull’uso degli standard materni e neonatali dell’Oms.

L’Oms ha infatti recentemente pubblicato nuovi standard per migliorare la qualità dell’assistenza nell’infanzia e adolescenza che completano quelli già presenti. Sono misure di qualità sviluppate da un gruppo di 220 esperti in 88 paesi che considerano la presenza di terapie, attrezzature mediche adeguate al bambino, affiancate da personale sanitario competente, motivato ed empatico, formato sul bambino e adolescente, in grado di fornire comunicazione efficace, rispetto dei diritti dell’infanzia, supporto emotivo e psicologico forniti da risorse umane.

Descrivono ampiamente ciò che deve essere fornito per ottenere un’assistenza di alta qualità per i bambini esaminando oltre 400 parametri e fanno riferimento sia agli operatori sanitari che ai responsabili della pianificazione e organizzazione di tutti i servizi.

Il raggiungimento dell’obiettivo di uno sviluppo sostenibile elaborato dall’Oms per la salute di donne, bambini e adolescenti (2016-2030) richiederà l’uso di cure sicure, efficaci e di qualità. Studi scientifici hanno dimostrato che spesso i bambini non ricevono un’assistenza adeguata e non sempre i loro diritti in qualità di pazienti, sono rispettati. Sono quindi necessari provvedimenti per migliorare l’assistenza che viene loro fornita.

Tuttavia, attualmente esiste un’esperienza molto limitata relativa all’uso degli standard dell’OMS per migliorare la qualità dell’assistenza. Da qui gli studi avviati dall’Irccs di Trieste, il primo dei quali ha mostrato che le informazioni sugli standard dell’OMS possono essere raccolte sia dagli utenti che dai fornitori di servizi e possono essere utilizzate in modo proattivo per pianificare miglioramenti sulla qualità delle cure ospedaliere.

In questi mesi la Pediatria di Mantova ha partecipato anche ad altri studi. Uno di questi lavori indaga le caratteristiche del Covid nei pazienti pediatrici ed è stato pubblicato sull’European Journal of Pediatrics. Sempre durante l’emergenza, fra marzo e aprile 2020, ha inoltro esaminato l’afflusso in Pronto Soccorso pediatrico, confrontandolo con lo stesso periodo del 2019. La ricerca è in fase di pubblicazione, così come altri due lavori: urgenze dei pazienti sickle cell desease nei mesi febbraio-aprile 2019-2020 e follow up dei pazienti con splenectomia. 

Silvia Fasoli è il direttore della Pediatria di Mantova, ASST Mantova

2 Commenti
  1. Mi complimento per la partecipazione della Pediatria di Mantova, Dott.ssa Silvia Fasoli, allo studio volto a migliorare la qualità dell’assistenza, già si è fatto molto ma non è mai abbastanza ciò che mettiamo nell’impegno per favorire nei bambini e adolescenti, protagonisti nell’esperienza “malattia” che questa diventi un ricordo positivo da utilizzare come opportunità di sviluppo emotivo e di crescita.
    Buon lavoro a tutta la Pediatria da Giuliana

    1. Cara Giuliana,
      grazie davvero delle tue parole. Molto della Pediatria di Mantova è stato realizzato grazie a te e hai lasciato un segno importante.
      Ci piacerebbe averti qualche volta qui con noi a condividere le novità e le difficoltà.
      Un abbraccio da tutta la Pediatria.
      Silvia

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