Covid, in una ricerca il legame fra nutrizione e prognosi della malattia

Studio multicentrico su 1.000 pazienti, sotto la lente anche le patologie legate a sovrappeso e obesità

La struttura Nutrizione Clinica Artificiale e Servizio Dietetico sta lavorando ad uno studio osservazionale dal titolo “Caratteristiche nutrizionali e cliniche dei pazienti ricoverati in reparti non intensivi affetti da 2019-NCOV: studio di coorte retrospettivo e prospettico multicentrico (NUTRI-COVID-19)“. Allo studio, di cui è promotore e centro coordinatore la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, partecipano vari ospedali e centri di cura (12 in totale).                                                                         

Da tempo è noto che la malnutrizione proteico-calorica ha un impatto prognostico negativo sul paziente ospedalizzato, con tempi di degenza più lunghi e maggior mortalità. Mentre una condizione di sovrappeso si associa, in alcune casistiche, ad una minor mortalità.

Per i pazienti affetti da COVID-19 sembrerebbe emergere che una condizione di sovrappeso/obesità comporti una prognosi più sfavorevole.

L’obiettivo primario dello studio è verificare questa tesi: le caratteristiche nutrizionali e in particolare le morbilità tipicamente legate a sovrappeso e obesità, quali il diabete, l’ipertensione arteriosa e le malattie cardiovascolari, si associano ad una prognosi clinica più sfavorevole?

Lo studio coinvolge pazienti ricoverati nei reparti non intensivi dedicati alla gestione dei pazienti affetti da Covid-19: Malattie Infettive, Pneumologia, Medicina Interna. 

La durata prevista del progetto è di 6 mesi  durante i quali si stima di raccogliere i dati di circa 1.000 soggetti50 è  il numero di pazienti che si ipotizza siano reclutabili a Mantova.

Il protocollo dello studio non prevede visite, esami clinico-strumentali o ematochimici aggiuntivi, ma analizza una raccolta di dati e variabili quotidianamente monitorizzati nella pratica clinica corrente.

Lo studio non prevede benefici diretti per i pazienti ma le informazioni ottenute potrebbero essere utili in futuro per altre persone affette dalla stessa patologia.

Laura Sgarbi è la responsabile Nutrizione Clinica e Artificiale ASST Mantova

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