Pierpaolo Parogni, direttore di AAT 118 di Mantova racconta il suo ultimo album, Landscape: “Paesaggi nei quali evadere dal quotidiano”
La musica è il ritmo della vita. Ed è legata a doppio filo a un’altra arte, quella medica. Sembra di vederlo Pierpaolo Parogni, direttore di AAT 118 Mantova, mentre dirige gli uomini e le donne del suo team come fossero un’orchestra. A bordo dell’automedica lanciata nel cuore di un’emergenza, nella mente il suono delle sirene si trasforma in pause e note che poi scivoleranno sullo spartito. Perché lui da qualche tempo, la musica, oltre che ad averla nell’anima la scrive.
Conosciuto e apprezzato come scultore, da un anno è diventato anche compositore. A maggio il suo secondo album: Landscape, genere elettronico-new age. Preceduto a novembre 2019 dal singolo Pierando e dall’omonima compilation di brani elettronici-pop. Landscape: paesaggi immaginari sui quali adagiarsi per addolcire la brutalità di certe geografie del quotidiano.
“Il cd è nato nel culmine dell’epidemia – precisa il professionista – un modo per viaggiare con la fantasia ed evadere dalla realtà spesso cruda di quei giorni. Ma è anche la stessa realtà che si traduce in suoni. Durante l’adolescenza studiavo pianoforte, sono
arrivato al quinto anno di Conservatorio. Poi mi hanno messo davanti a una scelta, al momento di iscrivermi all’università”.
Il bivio non è stato sofferto, perché Parogni fin da bambino aveva le idee chiare su quale professione volesse intraprendere. Da grande farò il dottore, diceva a chi gli chiedeva del suo futuro: “Dalla musica, però, non mi sono mai separato. Mi ha accompagnato nello studio, nel lavoro. Qualche anno fa ho provato a mettere nero su bianco le mie intuizioni. Gli amici, dopo avere ascoltato i primi lavori, mi hanno stimolato a proseguire. Il mio compagno, che è pianista, è la persona che mi incoraggia di più e mi supporta, dandomi anche consigli tecnici. Sono molto seguito negli Usa”.
Che strada ha fatto questa musica? Inizialmente orecchiabile, poi evoluta in senso minimalista, verso una dimensione essenziale. Sarà lo stampo della nuova fatica di Pierpaolo Parogni, che parla di un unico filo conduttore fra medicina, musica e scultura. Un cerchio che si chiude: “I miei brani sono sculture. E viceversa. Anche fare il medico è un’arte, sebbene ci si appoggi alla scienza. Servono creatività, intuizione, immaginazione”.
Non è forse proprio l’immaginazione, tante volte, a salvarci?
Elena Miglioli è il direttore del periodico Mantova Salute, responsabile dell’Area Ufficio Stampa, Comunicazione e Urp ASST di Mantova. Giornalista professionista, scrittrice, poetessa. Ama tutte le forme d’arte, ma mette la musica (classica) al primo posto.