Reclutamento personale, approvvigionamenti, riorganizzazione delle prestazioni: un lavoro silenzioso, indispensabile per affrontare l’emergenza
L’emergenza Covid ha visto l’impegno intenso e costante del mondo amministrativo. Un mondo che lavora spesso in silenzio, dietro le quinte, ma che offre un contributo fondamentale al buon funzionamento dell’azienda.
Sono tanti i settori che, a vario titolo, hanno operato in modo significativo nell’Unità di crisi, che ha messo in campo diverse professionalità con l’obiettivo di trasformare giorno dopo giorno la risposta di ASST alla nuova esigenza di accogliere pazienti Covid. Un’esperienza davvero significativa, che ha fatto emergere l’importanza di un approccio di squadra: ogni professionista ha un ruolo cruciale.
Penso alla Gestione Acquisti, che ha provveduto agli approvvigionamenti di presidi di protezione individuale e si è rivelata in molte occasioni una lotta contro il tempo per potere mettere in condizione gli operatori di muoversi in sicurezza. Sono state inoltre gestite le acquisizioni di strumentazioni sanitarie indispensabili alle cure, anche grazie alle generose donazioni della comunità mantovana.
Le Risorse Umane hanno reclutato personale per fare fronte al grande sforzo aggiuntivo richiesto dall’epidemia. Sono stati infatti assunti, con differenti tipologie contrattuali, medici, infermieri, operatori socio-sanitari e autisti dedicati ai trasporti. Abbiamo ricominciato ad espletare i concorsi sospesi nel rispetto della normativa Covid, verso un progressivo ritorno al regime ordinario per le varie attività della nostra azienda.
Nella stessa direzione va la Gestione amministrativa dei servizi socio sanitari, che in questi mesi ha presidiato i nostri sportelli, disdetto e rimodulato le prestazioni di ambulatori e punti prelievo. Un lavoro corposo e delicato che, nell’affrontare la fase 2, si rivelerà altrettanto dispendioso in termini di energie, capacità organizzative, contatto con il pubblico. Si tratta di riprogrammare numerosissimi appuntamenti venuti meno nel periodo più critico della pandemia.
E poi magazzinieri, autisti, figure di supporto. L’elenco rischia sempre di non essere esaustivo. Ringrazio tutti, uno per uno. E li incoraggio a continuare sulla strada della collaborazione fra colleghi, risorsa che ci permetterà di riguadagnare, con i tempi e i modi necessari, la normalità tanto attesa.
Giuseppe Ferrari è il Direttore Amministrativo di ASST Mantova
Purtroppo abbiamo pagato le spese ,di circa vent’anni ,di restrizioni ,nel mondo della sanita’,il numero degli infermieri e’ sempre stato insufficiente ,a volte gravemente insufficiente ,perché non e’ possibile che un infermiere ,da turno ,debba saltare riposi e ferie …ecc ecc …
Una pandemia ,inaspettata da tutti ha purtroppo messo in evidenza tutte le falle.
E’ auspicabile che ,dopo questa esperienza ,si tenga in considerazione prioritaria ,un servizio cos’ importante ,come l’assistenza .
Quindi gli infermieri ,in questo campo ,sono indispensabili ,cosi’ ,come fondamentale e’ la loro considerazione e remunerazione.