Il compito della comunicazione ai tempi del Covid: fare memoria

Tanti canali per raccontare l’epidemia, dando voce ai suoi straordinari protagonisti

La furia del Covid ha travolto anche la comunicazione istituzionale. Che si è trasformata in un’attività di emergenza.
Il telefono che squilla fino a tarda sera, la volontà di informare
quotidianamente la popolazione su ciò che sta accadendo, attraverso i rapporti costanti con le testate giornalistiche e gli altri canali aziendali.

Un’opportunità? Sicuramente, da molti punti di vista. Per fare emergere il lavoro straordinario, encomiabile degli operatori dell’azienda. Per qualificare l’ASST di Mantova come fonte autorevole di informazioni, nel mezzo di una tempesta di notizie spesso non verificate e non attendibili. Per rinsaldare il legame
con la comunità mantovana
, che ha manifestato un senso di profonda fiducia in chi cura. Per richiamare l’attenzione dei professionisti dell’azienda su quanto sia importante comunicare. Facendolo però in modo coordinato, con competenza e criterio.

Come ci si è mossi davanti all’imprevedibile? Il lavoro di squadra è sempre prezioso. Ma la pandemia ha reso questo approccio indispensabile. L’esperienza più significativa è stata la partecipazione all’Unità di crisi, che ha messo in gioco diverse professionalità con l’obiettivo comune di adattare continuamente l’organizzazione aziendale all’esigenza di accogliere i malati. Un luogo in cui scambiarsi saperi, sostenersi a vicenda, rafforzare i rapporti umani.

Sono svariati gli strumenti messi in campo per raccontare l’epidemia. Un’attività di ufficio stampa serratissima, amplificata
dalla cassa di risonanza del sito internet e della pagina Facebook, che registra un numero in continua crescita di followers. Una strada che ci permette di interagire con i cittadini e di renderci più umani, più amichevoli ai loro occhi. A marzo la scelta di attivare anche un profilo Instagram, per parlare con una fascia della popolazione diversa. Ulteriore canale, ulteriore possibilità di fare buona informazione.

Poi il magazine Mantova Salute, con numeri monografici sul coronavirus. E ancora, un notiziario a cura dell’azienda sulla Gazzetta di Mantova online. Anche l’Ufficio Relazioni con il pubblico ha rinforzato le sue risposte telefoniche, mettendo a disposizione due linee ad Asola e Mantova per informazioni ai pazienti su sospensione delle prestazioni, conferma e disdetta appuntamenti, coordinandosi con il Gass.

Un’altra iniziativa che ha dato una voce e un volto ai professionisti impegnati nella formidabile sfida al Covid è stata la realizzazione di due video e un reportage fotografico che hanno immortalato emozioni, paure e soddisfazioni dei protagonisti. Viaggio in uno
scenario drammatico, surreale che resterà per sempre impresso negli occhi dei testimoni di questa pagina dolorosissima della storia d’Italia e del mondo.

La comunicazione istituzionale ha anche questo compito: fare memoria. Che significa incorniciare il passato e il presente per restituirli al futuro.

 

Elena Miglioli è il direttore del periodico Mantova Salute, responsabile dell’Area Ufficio Stampa, Comunicazione e Urp ASST di Mantova. Giornalista professionista, scrittrice, poetessa. Ama tutte le forme d’arte, ma mette la musica (classica) al primo posto.

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

Archivi
Categorie
Iscriviti alla newsletter