Separazione tra percorsi ‘sporchi’ e ‘puliti’, aree ad alta e a bassa intensità con triage dedicati. Adeguamento degli spazi e del personale
Separare in modo sempre più efficace i percorsi Covid e non Covid per affrontare al meglio la nuova fase dell’emergenza. Questo l’obiettivo principale della riorganizzazione del Pronto Soccorso di Mantova, che Asst sta predisponendo.
Negli ultimi giorni è tornato ad aumentare il numero dei pazienti che ricorrono alla struttura per patologie diverse dal Coronavirus. Anche per questo motivo emerge la necessità di adeguare la struttura alla nuova realtà, gestendo in moto ottimale gli spazi e gli operatori impegnati nelle cure.
“Il progetto – spiega il direttore della Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Massimo Amato – prevede la creazione di 6 posti letto di Osservazione Breve Covid e il ripristino dell’analoga area destinata agli altri pazienti. Al termine dell’intervento potremo disporre di un Pronto Soccorso Covid e di un Pronto Soccorso non Covid. Si tratta di una riorganizzazione che riguarda sia gli aspetti strutturali che il personale medico e infermieristico”.
Verrà creata un’area ad alta intensità (codici gialli e rossi) e un’area a bassa intensità (codici bianchi e verdi), con relativi ambulatori e triage dedicati. Sarà però un triage iniziale – ospitato in un open space, corrispondente alla ex sala d’attesa del Pronto Soccorso – a indirizzare i pazienti, a seconda delle loro condizioni di salute, verso una delle due aree. Per realizzare l’intervento sono richiesti alcuni lavori di adeguamento e lo spostamento di vari locali.
Sarà possibile utilizzare come locali adibiti all’osservazione breve dei pazienti Covid anche i moduli abitativi predisposti grazie all’ausilio della Protezione Civile, che verranno dotati di monitoraggio elettrocardiografico e strumenti per la ventilazione.