L’azienda si riorganizza secondo la logica del rischio di contrarre il virus
L’ASST di Mantova sta entrando progressivamente nella fase 2 dell’emergenza: quali sono i principali obiettivi da affrontare? Dobbiamo trovare il giusto equilibrio fra la necessità di garantire la sicurezza a pazienti e operatori e la libertà di cura, tornando gradualmente ad assicurare le prestazioni non legate al Covid. Come?
L’azienda si sta riorganizzando secondo una logica diversa. Non più per specialità diverse, ma a secondo del diverso rischio Coronavirus, che può essere alto, medio o basso. Lo fa attraverso la creazione di percorsi e reparti strutturati secondo questa nuova logica, nonché l’adozione di misure adeguate che sono sostanzialmente di tre tipi: presidi di protezione individuale, distanziamento delle persone e tempistiche rallentante nell’esecuzione delle prestazioni, in modo da evitare il più possibile i contatti.
Ad esempio, in campo diagnostico si passerà da una media di 6 radiografie all’ora a 3 radiografie all’ora. Questo approccio comporterà costi aggiuntivi per il Servizio Sanitario. Tutto ciò perché in questo momento non si riesce a prevedere come si comporterà il virus: una nuova ondata epidemica oppure un lento spegnersi?
Difficile fare previsioni. Possiamo soltanto analizzare le epidemie del passato: la Spagnola del 1918, che ha conosciuto tre ondate; la Sars, un coronavirus dei primi anni 2000, che dopo una prima ondata è scomparso. Il Covid-19 potrebbe quindi conoscere
un’evoluzione, influenzata magari dalle condizioni climatiche o geografiche. Ad esempio, l’aumento delle temperature e la vita all’aperto rendono l’apparato respiratorio meno esposto al rischio. Alcune epidemie, inoltre, si trasformano in endemie, riducendosi a una bassa, ma continua frequenza.
In conclusione, siamo in un momento di grande incertezza e ci auguriamo che il virus ci dia tregua, consentendo così al Sistema Sanitario di riassestarsi e ai cittadini di riprendere la loro vita sociale, tornando a sperare e apprezzando ancora di più ciò che di bello l’epidemia e il lockdown ci hanno insegnato: il valore degli affetti, delle amicizie e della libertà di movimento.
Riccardo Bertoletti è il Direttore Sanitario di ASST di Mantova