Il contributo fondamentale dei magazzinieri dell’ASST

Personale tecnico che si sente parte integrante del lavoro sanitario

Diverse figure professionali, che hanno avuto meno risalto rispetto a medici e infermieri in prima linea, stanno dando tuttora un contributo fondamentale in questo momento di grande emergenza. Come i magazzinieri dell’ASST di Mantova, personale tecnico che si sente parte integrante del lavoro sanitario,  che in pochi giorni, verso la fine di febbraio, si sono trovati a fare i conti con consumi sempre maggiori di mascherine, camici, visiere, ecc.

Oltre ai consueti acquisti, dall’inizio di marzo gli vengono consegnati svariati dispositivi di protezione individuale (DPI) dalla Regione anche attraverso la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco. La Struttura Tecnico Economale e dei Servizi ha quindi allestito un secondo magazzino dedicato alla gestione e alla distribuzione dei DPI che avviene due volte la settimana su indicazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione che predispone i quantitativi indicando il servizio di destinazione. L’approvvigionamento di alcuni prodotti non è molto semplice e immediato pertanto vi è un impegno costante nel mantenere monitorate le scorte di magazzino di tutto il materiale indispensabile ai servizi.

Al fine di ottimizzare il lavoro di smistamento su tutta l’azienda, che comprende i presidi di Mantova, Asola, Bozzolo e Borgo Mantovano, le REMS di Castiglione delle Stiviere e tutti i servizi sparsi sul territorio come i consultori e i poli vaccinali, è stata istituita la reperibilità per il sabato, la domenica e i giorni festivi. Inoltre, da gennaio tutto il personale di magazzino non ha usufruito di ferie.

Molte le donazioni ricevute in questo periodo come materiale DPI da parte di aziende e cittadini e colombe e uova di cioccolato distribuite al personale dell’ASST di Mantova durante il periodo pasquale.

Gianpaolo Tosini (controllo interno gestione magazzini) ci ha raccontato i pensieri di queste giornate altalenanti tra speranze e delusioni: “Penso spesso di addormentarmi e al risveglio di trovare tutto come prima con problemi e arrabbiature quotidiane.
Le cose che sento sono negli occhi e negli sguardi della gente che abbiamo intorno, sono nelle risposte che tante volte non si riescono a trovare. Si cerca di regalare un sorriso, un gesto che costa poco, ma può servire. Si passa da una speranza ad una delusione in pochi secondi ed è li che apprezzi il vento sul viso o il sole negli occhi. Ti fa sentire vivo e parte di un mondo che in ogni caso continua a rinnovarsi. La cosa che manca di  più è il contatto fisico, un abbraccio, un bacio che solo la natura in questo momento può darti perché il vento mi accarezza e non si ferma ad un metro da me così come il sole illumina i pensieri più bui. Siamo pronti a maledire una giornata storta, ad essere felici di una speranza in più, consapevoli che anche un abbraccio virtuale fatto con un sorriso ti dà la certezza che la vita è bella
”.

Cristina Pavesi è un informatico e lavora negli uffici della comunicazione di ASST di Mantova. Ama ballare country, viaggiare ed è appassionata di videogiochi.

 

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