Il Dipartimento Fragilità in campo tra assistenza ai pazienti dimessi e a domicilio, cure palliative, selezione dei donatori di plasma e supporto alle Rsa
L’emergenza Covid si è affrontata con grande impegno e dedizione anche sul territorio. I numeri danno un’idea di questo impegno: dal 29 febbraio al 3 aprile, 500 contatti telefonici al giorno, 3.454 tamponi eseguiti. Al centro dell’attività del Dipartimento delle fragilità il Centro Servizi, che dall’inizio dell’epidemia ha ampliato il suo orario di apertura: sette giorni su sette, fino a tarda serata. La struttura ha mantenuto l’attività propria assegnata dalla riforma regionale: la presa in carico dei cronici.
Per rispondere all’emergenza, a questa attività si è aggiunta appunto l’esecuzione dei tamponi e il monitoraggio delle persone dimesse dalle strutture ospedaliere, anche mediante la telemedicina. Un sistema che prevede un ruolo attivo dei pazienti i quali, adeguatamente addestrati, possono misurare pressione, temperatura e saturazione tramite strumenti messi a disposizione da ASST e collegati con una piattaforma informatica per la condivisione dei parametri anche con i medici di medicina generale.
Per l’esecuzione dei tamponi ai pazienti dimessi sono state messe in campo strutture montate dalla Protezione Civile, in una logica di prossimità territoriale: una tensostruttura davanti al Pronto Soccorso di Mantova e nel parcheggio del palazzetto del rugby di Viadana; un prefabbricato all’ospedale di Pieve di Coriano. Al termine della quarantena si eseguono due tamponi: se entrambi sono negativi viene attestata la guarigione virologica. Alle stesse strutture accedono pazienti assistiti direttamente a domicilio. Il servizio è disponibile solo su appuntamento: è il personale dell’ASST di Mantova a contattare gli interessati. Il tampone può essere eseguito anche attraverso il finestrino dell’automobile, senza che il paziente scenda dal veicolo. I professionisti svolgono il servizio a domicilio in caso di malati allettati.
Il Dipartimento delle Fragilità ha inoltre mantenuto in essere l’impegno a favore dell’assistenza domiciliare, anche nell’ambito delle Cure Palliative, dotando il personale dei presidi di protezione individuale per le prestazioni sui pazienti positivi. L’hospice di Mantova è stato interamente convertito all’accoglienza dei malati covid e solo dal 6 aprile è tornato ad ospitare gli altri pazienti. Il reparto subacuti del presidio di Bozzolo è stato trasformato in reparto Covid. Da segnalare inoltre la riorganizzazione dell’attività degli specialisti ambulatoriali, reimpiegati secondo le nuove necessità legate all’epidemia.
Un’altra iniziativa di rilievo è quella favore delle Rsa: 40 in tutto le strutture a cui è stato dato supporto oltre che per l’esecuzione di tamponi anche con consulenze e consegna di farmaci. Infine, si ricorda l’attività promossa in collaborazione con la Psicologia Clinica, che prevede la presenza di un team di professionisti in Pronto Soccorso per fornire informazioni telefoniche sulle condizioni dei pazienti ai familiari. Si è infine supportato il servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale per la segnalazione di potenziali donatori di plasma iperimmune fra le persone dimesse e guarite.
Angela Bellani è il direttore del dipartimento delle Fragilità. Ama tutto ciò che è leopardato. Adora il mare e i viaggi in generale, il cinema e la lettura.