Il nuovo volto degli ospedali

Una profondo riorganizzazione per gestire l’emergenza. A vincere è il lavoro di squadra

 

L’emergenza che stiamo affrontando dal 21 febbraio ha avuto un importante impatto anche sull’organizzazione degli spazi e degli ospedali. La necessità di letti in più per la Terapia Intensiva, di aree dedicate ai pazienti positivi, separate da quelle per i pazienti negativi, di percorsi differenti, ha portato a profondi cambiamenti che hanno modificato il volto degli ospedali pre Covid.

Sono 45 i reparti di ASST interessati dalla riorganizzazione: 27 all’ospedale di Mantova (14 dei quali interamente dedicati a pazienti Covid), 11 a Pieve di Coriano, 6 ad Asola, 1 a Bozzolo.

Un’evoluzione continua, che ha coinvolto tutta l’azienda con cambiamenti anche molto rapidi per rispondere ora per ora all’esigenza di accogliere i malati colpiti da Coronavirus.

Andare nei reparti e chiedere al direttore e al coordinatore infermieristico di svuotare completamente il reparto in due ore, è stato difficile – commenta Morena Bolognini, bed manager di ASST Mantova – in quel momento sembrava tutto impossibile, ma grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti a riorganizzare le strutture per poter ricoverare i pazienti che erano in Pronto Soccorso”.

Un lavoro di squadra che ha coinvolto tutti gli operatori per garantire la migliore assistenza alla popolazione. In campo molti professionisti: medici, infermieri, manager, personale tecnico, tutti uniti in una corsa contro il tempo che non ha precedenti.

Reparti interi sono stati trasferiti o chiusi, altre strutture si sono allargate, aree che non erano più utilizzate come la ex Terapia Intensiva Neonatale (trasferitasi a novembre) sono diventate reparti Covid. La hall dell’ospedale di Mantova è stata convertita in sala d’attesa del Pronto Soccorso per tutti i pazienti no Covid. Chiusa l’Ostetricia e Ginecologia di Asola i cui professionisti sono stati re-impiegati nei Consultori e all’ospedale di Mantova dove si sono concentrati i parti provenienti dall’Asolano. Sono solo alcuni esempi dei profondi cambiamenti che i presidi ospedalieri dell’ASST di Mantova hanno subito dall’inizio dell’emergenza.

Sono frutto del coordinamento, dell’organizzazione e della passione di tutti quei professionisti che, lavorando in un’azienda socio sanitaria, hanno a cuore un obiettivo unico: mettere al centro le persone, prendersi cura di loro nel loro percorso di vita. Un desiderio che non cambia nemmeno ai tempi del Coronavirus.

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