I chirurghi si spostano nei tre ospedali, garantendo procedure uniformi, aumento dei casi trattati e abbattimento dei tempi d’attesa
di Emanuela Vetturelli
Direttore Dipartimento Materno-Infantile ASST Mantova
L’ASST di Mantova ha dato avvio alla Rete Chirurgica Ginecologica con l’obiettivo di uniformare le procedure, i metodi e gli strumenti di lavoro in sala operatoria per gli interventi chirurgici su malattie dell’apparato riproduttivo femminile. La Rete Chirurgica Ginecologica rappresenta un polo ginecologico dedicato che coinvolge le strutture di Ostetricia e Ginecologia di Mantova, Asola e Pieve di Coriano e si configura come una soluzione organizzativa volta a rafforzare e valorizzare le prestazioni specialistiche di ogni singola struttura favorendo una migliore distribuzione dei casi e un trasferimento delle conoscenze tra le varie sedi.
La rete, inoltre, consente la flessibilità delle équipe specialistiche. Infatti, i ginecologi appartenenti al team chirurgico si spostano prestando la loro attività nei vari presidi ospedalieri per seguire le proprie pazienti che per esigenze cliniche, di appropriatezza e sicurezza, vengono trattate nel centro più adatto ai loro bisogni di salute. Gli interventi di competenza della rete riguardano il tratto genitale inferiore, le patologie uterine e annessiali benigne oppure oncologiche, l’infertilità, l’endometriosi, l’uroginecologia, le malformazioni genitali, l’isteroscopia diagnostico-operativa. All’ospedale di Mantova e Pieve di Coriano vengono trattati i casi ad alta complessità, che richiedono un approccio multidisciplinare. Ad Asola vengono assegnate le patologie benigne, che prevedono interventi più semplici, in day surgery o con una degenza più breve.
Ad oggi, i risultati si sono sviluppati su diversi livelli: uniformità di trattamento e di percorso del paziente; distribuzione dei pazienti correlata alla tipologia di intervento, all’adeguatezza della sede e alla programmazione centralizzata delle sale chirurgiche ginecologiche; uniformità dei metodi di lavoro nelle sale operatorie; centralizzazione ambulatoriale e chirurgica con conseguente aumento della casistica nel presidio di Mantova e della adeguatezza di trattamento di patologie complesse come l’endometriosi e le patologie oncologiche. La gestione integrata di presidi differenti consente la creazione di percorsi per patologia, l’aumento del numero di interventi eseguiti con conseguente miglioramento delle performance, l’attrazione di nuova utenza, la gestione e la programmazione omogenea e di qualità del caso clinico in termini di tempi di attesa e modalità di trattamento.
L’aspetto innovativo della Rete Ginecologica Chirurgica dell’ASST di Mantova riguarda inoltre il programma formativo dei medici, basato sulle necessità di crescita tecnico professionale del singolo con obiettivi personalizzati. Oggi la Rete Chirurgica Ginecologica costituisce un modello organizzativo all’insegna dell’efficienza che può essere esportato anche in altri settori di attività. Un’eccellenza che qualifica ulteriormente l’ASST come azienda attenta ai bisogni delle donne, riconosciuta tale anche da ONDA-Osservatorio Nazionale sulla Salute Femminile, che già da alcuni anni attribuisce i bollini rosa ai suoi ospedali.