Fondazione Villa Carpaneda dona due visori digitali per contrastare l’ansia legata elle terapie pediatriche a Mantova e Borgo Mantovano e 10 monitor tv. Uno studio sulla riduzione dei livelli di stress grazie a caschi che distraggono dalla terapia
La realtà virtuale per aiutare i pazienti pediatrici ad affrontare le cure. L’iniziativa è della Fondazione Villa Carpaneda onlus di Rodigo, che ha donato due visori digitali per le strutture di Pediatria degli ospedali di Mantova e Borgo Mantovano, contribuendo così alle indicazioni regionali relative al progetto Ospedale senza dolore. Dalla Fondazione Villa Carpaneda sono inoltre arrivati 10 monitor tv per le stanze dei bambini della Pediatria del Carlo Poma.
Si punta a raccogliere dati scientifici per valutare i risultati dell’applicazione dei caschi di realtà aumentata sui livelli di stress dei pazienti pediatrici trattati e dei soggetti sottoposti a un percorso di trattamento dell’anoressia. Questi studi sono già stati attivati nelle pediatrie di alcuni ospedali del Veneto, tra i quali Mestre e Venezia, con il coordinamento del professor Pier Luigi Righetti (psicologo e psicoterapeuta presso il Dipartimento Materno Infantile Ospedale dell’Angelo di Mestre).
I visori sono prodotti da una società all’avanguardia nello sviluppo di esperienze interattive immersive. Aiutano i piccoli a ridurre l’ansia legata a prelievi del sangue, iniezioni o altre procedure mediche. Indossandoli è possibile accedere ad ambienti virtuali che distraggono dalle emozioni negative, evitando per altro la sedazione farmacologica che in alcuni casi è l’unica soluzione per consentire le terapie. Anche i genitori vengono coinvolti, in modo da creare situazioni che permettano di stare accanto ai figli per fronteggiare situazioni delicate. Nel caso di pazienti soggetti ad anoressia, i visori vengono utilizzati prima della somministrazione dei pasti.
Oggi, al momento di presentazione della donazione all’ospedale di Mantova, hanno partecipato: il presidente di Fondazione Villa Carpaneda Stefano Nuvolari e i componenti del Cda, Monia Ghisini e Nicolò Andrione, Pier Luigi Righetti; il direttore generale di Asst Mara Azzi; i direttori rispettivamente della Pediatria di Mantova e Borgo Mantovano Silvia Fasoli e Paola Accorsi; il sindaco di Rodigo Gianni Grassi, presidente dell’assemblea dei sindaci della Fondazione; la presidente della Commissione Salute di Regione Lombardia Patrizia Baffi e il consigliere Giorgio Bontempi, che hanno dichiarato il loro impegno a portare all’assise regionale il progetto, per proporne la diffusione nelle altre pediatrie lombarde al fine di trarre dati scientifici utili alla sua sperimentazione e applicazione.
“Abbiamo trovato il progetto sviluppato nelle USSL venete molto interessante – ha commentato Stefano Nuvolari – e sebbene con la Fondazione ci occupiamo principalmente di problematiche socio sanitarie della terza età, ci è sembrato utile dare il nostro contributo per stimolarne la sperimentazione anche in Lombardia. Ringrazio sinceramente Patrizia Baffi e Giorgio Bontempi per avere accettato questa proposta di collaborazione. Ci piacerebbe che ASST Mantova facesse da apripista al progetto con funzione di coordinamento nelle fasi di raccolta e analisi dei dati scientifici raccolti. Riteniamo che tutto quello che si può fare per evitare qualsiasi forma di sofferenza dei bambini e, di riflesso dei loro genitori, vada fatto”.