Donazione organi, tessuti e cellule: oltre 76mila mantovani hanno detto sì

Nascono nuovi gruppi Aido, banchetti informativi e raccolta fondi per la giornata nazionale. Si punta a raggiungere le persone che non si esprimono o si oppongono

Il 9 di ottobre si è conclusa la Giornata nazionale di Aido, indetta il 2 ottobre con tante iniziative sul territorio mantovano iniziate già il 24 settembre. I gruppi comunali si sono dati da fare con banchetti informativi e raccolta fondi al fine di sostenere Aido. Ben 28 gruppi, ai quali vanno aggiunti due referenti, hanno partecipato a questa iniziativa, ottenendo grandi soddisfazioni. Molte persone si sono avvicinate, hanno chiesto informazioni e hanno dato un contributo per permetterci di continuare a diffondere la cultura del dono.

Aido si occupa da 50 anni di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di esprimersi sulla donazione di organi, tessuti e cellule, dopo la morte. Il trapianto per molte persone, circa 8.000 in lista di attesa, è l’unica speranza di vita. Scegliere consapevolmente di dire sì alla donazione di organi, dopo la morte, è un gesto d’amore verso gli altri e vale davvero la vita e più vite.

Sono fiera di essere la presidente di questa associazione. Ho visto i sorrisi dei volontari mantovani durante i loro banchetti. Ho presenziato a varie attività e un nuovo gruppo sta nascendo a Bagnolo San Vito, grazie a giovani che hanno per la prima volta portato Aido nella loro piazza riscuotendo un grande successo. Nonostante questi due anni difficili, a Mantova è nato un nuovo gruppo a Castel d’Ario, sempre composto da giovani ragazze e un gruppo si sta costituendo. Testimonianza di quanto ancora ci sia da fare sul territorio mantovano per informare e sensibilizzare i cittadini sulla donazione di organi.

Ad oggi, oltre 21.000 mantovani si sono espressi con Aido e altri 55.000 circa hanno detto sì attraverso il proprio Comune con il rilascio o rinnovo della carta d’identità elettronica. Ci sono però persone che si oppongono, circa un 29 per cento, e persone che invece non si esprimono, circa un 45 per cento.

La nostra associazione si è data come obiettivo di far in modo che la maggior parte dei cittadini si esprimano riguardo a questo tema. Se infatti non ci si esprime, il prelievo degli organi è consentito solo se i familiari non si oppongono. Perché lasciare ad altri una decisione così importante della nostra vita? Facciamolo noi in maniera consapevole. Da quest’anno poi esprimersi con Aido è ancora più semplice: basta accedere al sito ww.aido.it e tramite il proprio SpID o CIE è possibile dire sì. Pochi click che cambiano davvero la vita.

Di Sabrina Tartarotti, Presidente Aido Provinciale Mantova

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