Immagini tridimensionali ad elevata risoluzione, tempi d’esecuzione degli esami ridotti ed esposizione limitata alle radiazioni
Al servizio di diagnostica per immagini del presidio ospedaliero di Asola è stata recentemente installata e sarà funzionante a breve un‘apparecchiatura radiologica di ultima generazione, completamente digitalizzata, che sarà utilizzata in diagnostica odontoiatrica e maxillo-facciale.
Si tratta di un ortopantomografo ‘cone beam’, che consente, oltre all’acquisizione delle classiche panoramiche e radiografie del cranio ad uso cefalometrico, di rielaborare tramite software dedicati, i dati acquisti così da ottenere immagini tridimensionali e ricostruzioni multi planari della struttura anatomica in esame. Il risultato finale è un’immagine tridimensionale ad elevata risoluzione spaziale, senza distorsioni, senza sovrapposizione di altre strutture anatomiche e corrispondente alla realtà (rapporto 1:1).
Rispetto alla Tac tradizionale, l’utilizzo della tecnica ‘cone bean’ limita molto l’esposizione alle radiazioni, richiede un tempo assai ridotto per l’esecuzione (poche decine di secondi) e può essere effettuato sia in posizione eretta e se necessario anche in posizione seduta. Per queste peculiarità e per il fatto di essere una struttura aperta, simile ad un ortopantomografo tradizionale, è indicata anche per pazienti in età pediatrica, pazienti con difficoltà motorie o claustrofobici.
La ‘cone bean’ trova varie indicazioni in ambito odontostomatologico: ortodonzia (ad esempio studio dei denti inclusi, sovrannumerari o ectopici e dei loro rapporti con strutture anatomiche limitrofe), endodonzia per valutazione pre e post trattamento delle lesioni apicali; implantologia, sia nella pianificazione pre-chirurgica che nella valutazione post-chirurgica, studio 3D dell’articolazione temporo-mandibolare; studio delle lesioni ossee (di tipo flogistico, neoplastico post-traumatico).