“Tristezza, graffio il muro e l’anima viene fuori”

Anche nel 2021 è stato bandito il Premio nazionale di poesia Terra di Virgilio, promosso dall’associazione mantovana La corte dei poeti nell’ambito del Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio. Il premio presenta due sezioni: Vita di scienza ed arte, per autori noti ed esordienti; L’ozio degli attivi, riservata a persone ospitate in strutture protette. La poesia dei luoghi difesi e tutelati, altrimenti definita “poesia dell’anima”, dà spazio all’espressione lirica di persone che praticano la scrittura come elemento di riscatto, di autocura e di reinserimento sociale. Si riportano qui le poesie della sezione L’ozio degli attivi, provenienti da case circondariali e strutture di cura e pubblicate nell’antologia del premio edizione 2021.

Pubblichiamo le liriche dei candidati segnalati.

Elena Speronello, ha frequentato il Laboratorio Espressivo di Parole e Immagini – CSE/CDD “Orizzonte” di Pessina Cremonese – Cremona

 

Profumo di sole

Nel prato il volo di coccinelle,

in un ronzio di fiori
e tra i ciliegi
api trionfanti.

Il frutto che ti nutre
ti trasforma in succo.

Un punto nell’azzurro
E ti ritrovo in questa viola:
profumo di sole


Marco Antonio Susano Villagomez
, frequenta il laboratorio di “Lettura e Scrittura Creativa” presso la Casa di reclusione Milano – Opera

 

E chissà se fioriscono i fiori nei vostri giardini

E chissà se fioriscono i fiori nei vostri giardini
chissà se riuscirò a scrivere una poesia a colori
che abbia un lieto fine – che dia calma
come la camomilla che sto sorseggiando questa sera senza sonno,
mentre ricordo gli anni freddi che ho attraversato
penso alle disgrazie della mia infanzia
sento le spine infilzate nei piedi scalzi
penso agli schiaffi della vita
che pian piano mi hanno reso uomo;
odo le parole di mia madre e fanno ancora male.
Ripeteva spesso: “Sei un caso perso!” (“Sos un caso perdido!”)
Ho consumato un altro giorno dentro questo posto,
so già che questa sera sarà senza sonno.
La coscienza si fa strada tra mille pensieri
che si accendono in silenzio e fanno rumore
ed è impossibile sfuggire al passato
che pugnala a tradimento ogni avvenire,
avvenire che rimbalza tra le pareti della mia mente
e si impregna come macchie di vino rosso
tra le lenzuola bianche che avvolgono il mio corpo
confuso, impaurito e paranoico.
(…)
Ma mia madre è morta ieri, ieri cazzo!
E volevo soltanto dirle che “la quiero mucho
che non sono un caso perso.

 

Roberto Tomé, nato nel 1985 in Romania, domiciliato presso la Comunità riabilitativa Villa Flower’s – Ventimiglia – Imperia


Io e lui

O: C’era una volta … ci sono ancora, ci sono sempre stato, sono qui!
R: Qui dove?
O: Sono dietro di te.
R: Non ti conosco.
O: Ma io sì. È da quando sei nato che ti seguo. Cammino dove i tuoi passi camminano.            Percorriamo la stessa strada.
R: Non capisco.
O: Capirai.
R: E come?
O: Segui il sole. Insieme, siamo come una meridiana; con me non ti potrai mai perdere se saprai guardarmi bene.
R: Sei un orologio dunque?
O: No ma mi muovo come tale, solo che non ho un tempo, l’unico che invecchia tra noi sei tu.
R: Quando sarò vecchio tu dove sarai e quanti anni avrai?
O: Sarò con te e avrò la tua età.
R: Ma tu non hai un tempo hai detto.
O: Si io seguo il tuo tempo, seguo ogni luogo che vai, cosa fai, tutto.
R: Ma mi vedi?
O: No ma tu puoi vedere me, a seconda di come ti muovi, io mi muovo. se vai a destra, io vado a sinistra, se vai a sinistra, io a destra. Mi posso allungare o restringere, altre volte sono più alto o più basso di te, ma se il sole è allo Zenith o notte, non mi vedi.
R: Ma perché mi segui?
O: Perché tu non abbia mai paura di me.

 

Francesco V., ospite del Sistema Poliambulatoriale REMS Strutture Residenziali Sanitarie di Castiglione delle Stiviere – Asst Mantova

 

Senza titolo

Credo in Dio
Credo in qualcosa che non si vede
credo nel vento che lambisce il viso
credo nella lacrima che scorre sulla guancia
credo nel sole che brilla in cielo
credo nel firmamento celeste che illumina la notte
credo che dopo la notte sorge sempre l’alba
credo che ogni essere vivente abbia un’anima
credo che anche questa sofferenza abbia un senso
credo che il deserto abbia un limite
credo in te creatore di tutte le cose visibili e invisibili

 

Barbara Vighi, C.D.D. Tam Tam – Cooperativa Sociale Società Dolce – San Giorgio Bigarello di Mantova


Tigre (Rabbia)

MI CREA TRISTEZZA,
GRAFFIO IL MURO E L’ANIMA VIENE FUORI         

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