In punta di penna alle Rems: “Noi, nella bolla della scrittura che accoglie e fa fluire le emozioni”

Laboratorio autobiografico per i pazienti della struttura, che partecipano anche al premio di poesia Terra di Virgilio: “Abbiamo imparato a mettere a nudo gioia e dolore”

Una “bolla che accoglie, fa sentire al sicuro”. Un luogo protetto in cui raccontarsi, condividere le emozioni, donarsi. Così i pazienti delle Rems di Castiglione delle Stiviere hanno vissuto il laboratorio di scrittura autobiografica che si è tenuto da fine ottobre a metà aprile nel polo culturale della struttura. Un appuntamento settimanale per dodici partecipanti fra i 23 e i 53 anni, guidati dall’insegnante del Centro provinciale istruzione adulti Antonella Arioli, referente per le attività scolastiche all’interno delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.

“Siamo partiti da un tema contenitore – spiega la conduttrice del gruppo – quello del tempo. Il tempo soggettivo, oggettivo, legato alle emozioni, ai vissuti. Il tempo del passato, del presente, del futuro. Da una stimolazione iniziale, che poteva essere un quadro, un brano letterario o una citazione filosofica si dava il via al lavoro individuale, poi portato a conoscenza dei compagni di viaggio. In un contesto non giudicante, in grado di abbracciare i vissuti di ciascuno e diventare occasione di confronto. A una parte esplorativa ne seguiva una creativa, magari anche un racconto collettivo, un haiku, a seconda delle situazioni”.

Con la libertà e il coraggio di scendere anche negli abissi di un sé spesso chiuso a chiave, sepolto sotto strati e strati di sofferenza. Così Damiano confessa in una poesia scaturita da questa avventura che “nonostante il buio, i demoni, il freddo”, lui è rimasto “a cercare ancora una volta di drizzare la schiena”, a “dare un senso ai suoi giorni”, “a riprendersi in mano la vita”. Ha imparato in quei giorni “che la scrittura consente di mettere a nudo soprattutto il proprio dolore”. Oggi assicura che continuerà a scrivere. Anche a mano, sbarazzandosi dei mezzi informatici, il sistema più genuino, adatto a fare fluire le emozioni meglio del pc o del tablet.

I pazienti hanno anche inviato i loro componimenti al Premio di poesia Terra di Virgilio, quest’anno all’ottava edizione. Che dedica una sezione proprio a chi scrive dietro le sbarre, in un letto d’ospedale o comunque in ambienti protetti: L’ozio degli attivi. In molti leggono abitualmente nella biblioteca delle Rems. Qualcuno di loro è già avvezzo alla scrittura. Come Penelope, che tiene un diario e ha alle spalle la pubblicazione di una silloge, perché “scrivere è essenziale”: “Qui ho provato gioia, rabbia, molteplici sentimenti. Ho fatto affiorare parti di me che avevano bisogno di farlo”. Come quel “ghiaccio nel cuore anestetizzato” da una morte precoce, “i pensieri frivoli e leggeri, cristalli nelle notti d’inverno”. O le “frenetiche domande”, che “sfarfallano nella testa”. E magari trovano, almeno su un foglio di carta o su uno schermo, la loro strada.

 

 

Riportiamo di seguito le poesie dei due pazienti delle Rems Damiano e Penelope.

NONOSTANTE

Nonostante le crisi,
il macigno che mi porto dietro,
il buio,
le sofferenze,
la notte,
i pensieri negativi,
i demoni che ogni tanto affiorano in superficie e tentano di strapparti il cuore,
il freddo,
il malessere e tutte le fatiche della vita…
IO SONO ANCORA QUA!
A cercare di tornare a sorridere,
a provare ancora una volta a drizzare la schiena,
a dare un senso ai miei giorni,
a riprendermi in mano la vita!

 

TESTA E CUORE

Frenetiche domande
sfarfallano nella mia testa,

testa ingabbiata per non fuggire
chiusa immaginariamente da rami intrecciati,

intrecci fitti come nidi di rondine
per pensieri frivoli e leggeri,

 

leggeri come queste notti d’ inverno

ricchi di cristallo di ghiaccio,

ghiaccio nel cuore anestetizzato
dalla tua morte precoce,

precoce come un frutto immaturo
colto troppo presto,

presto una lacrima scende
vuota e inutile

inutile poiché tu non ci sei più

Elena Miglioli è il direttore del periodico Mantova Salute, responsabile dell’Area Ufficio Stampa e Comunicazione ASST di Mantova. Giornalista professionista, scrittrice, poetessa. Ama tutte le forme d’arte, ma mette la musica (classica) al primo posto.

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