La poesia dell’anima: versi dalle strutture protette

Anche nel 2021 è stato bandito il Premio nazionale di poesia Terra di Virgilio, promosso dall’associazione mantovana La corte dei poeti nell’ambito del Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio. Il premio presenta due sezioni: Vita di scienza ed arte, per autori noti ed esordienti; L’ozio degli attivi, riservata a persone ospitate in strutture protette. La poesia dei luoghi difesi e tutelati, altrimenti definita “poesia dell’anima”, dà spazio all’espressione lirica di persone che praticano la scrittura come elemento di riscatto, di autocura e di reinserimento sociale. Si riportano qui le poesie della sezione L’ozio degli attivi, provenienti da case circondariali e strutture di cura e pubblicate nell’antologia del premio edizione 2021.

Pubblichiamo le liriche dei candidati segnalati.


Alex Sanchez
– Frequenta il laboratorio di “Lettura e Scrittura Creativa” presso la Casa di reclusione Milano – Opera.

Dio

Dio
mi fece mulatto
per potermi considerare
fratello
dei bianchi, dei gialli e dei neri
senza alcuna difficoltà

Mi creò
con un soffio infinito
per perdermi con facilità
nelle increspature del vento
di questo vagabondo mondo

Mi diede un cuore d’oro
per ararlo e
seminarci l’amore

Mi concesse
l’intelligenza
per rispettare
la fragilità della vita


Diego Sivera
– Si ispira ai ricordi custoditi nel suo cuore nei luoghi dove manca la libertà. Casa Circondariale Lorusso Cotugno di Torino.

Neve

Mi perdo nella Bellezza gelida
del silenzio dove fiocchi su fiocchi
rumoreggiano al tocco della piuma
e la graffite della notte disegna l’inverno.
È giunta sera, i tuoi cristalli
Luccicano al Bagliore della Luna
e nel Bosco fugge la volpe dal suo
manto rossiccio che il fato la rende preda.
La polenta aspetta la sorella Duja
Sul tavolo del mio ristoro
Rammentando piedi freddi e
mani rosse nel tuo gelido
mantello di neve.


Vincenzo Solli –
Frequenta il laboratorio di Lettura e Scrittura Creativa della Casa di reclusione Milano – Opera.

Piange la penna

Piange la penna
dai mille pensieri
e mille dolori,
trema la mano.

Una penna che stende
i sentimenti dell’uomo
e il foglio che assorbe i dolori,
dolori che solo io ho provato.

Mi asciugo le lacrime
tra emozioni e realtà
e allora scrivo ancora
e poi ancora.

In bilico sul foglio
trema la mano
e trema la penna,
si scrive la vita passata.

Si scava in superficie
e chi lo fa
lo fa a proprio rischio.

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