Violenza contro la donna, una risposta integrata di tutto il territorio

Rinnovato il protocollo interistituzionale per l’ascolto, l’accoglienza, la valutazione del rischio e la presa in carico

Chiara Sortino

Lo scorso 28 ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune di Mantova, è stato sottoscritto il ‘Protocollo d’intesa della rete interistituzionale antiviolenza territoriale di Mantova per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei loro figli’. Un importante momento istituzionale in relazione al tema della violenza di genere che ha visto il rinnovo degli impegni e dei ruoli strategici da parte dei diversi soggetti aderenti.

Il Comune di Mantova, quale ente capofila della Rete Territoriale Antiviolenza provinciale, svolge da tempo, in collaborazione con ATS Val Padana, Provincia di Mantova, i soggetti accreditati Telefono Rosa Mantova, Centro Aiuto alla Vita e Cooperativa Centro Donne Mantova Onlus ed in sinergia con i sei piani di zona, un’opera di raccordo e programmazione strategica con particolare riferimento alle progettualità finanziate da Regione Lombardia che permettono di erogare servizi di assistenza psicologica, legale, ascolto telefonico e reperibilità h24, servizi di ospitalità in case rifugio, servizi educativi per minori e percorsi di autonomia lavorativa ed abitativa. Il lavoro di rete è funzionale a rendere sempre più integrati ed efficaci i servizi rivolti alle donne vittime di violenza e, quando presenti, dei loro figli.

Lavorare in modo integrato consente di armonizzare le azioni e gli interventi per rendere omogenee su tutto il territorio provinciale le risposte di ascolto, accoglienza, valutazione del rischio e presa in carico. I soggetti aderenti alla Rete Antiviolenza, indipendentemente dal fatto che appartengano al pubblico o al privato sociale, ognuno per le proprie funzioni, devono garantire la presa in carico della donna, assicurando una valutazione multidimensionale che vede coinvolti i servizi sanitari, socio-sanitari e assistenziali.

L’obiettivo è quello di promuovere un welfare territoriale che sia in grado di individuare soluzioni sinergiche attraverso rapporti di collaborazione efficienti che garantiscano un sostegno efficace alle vittime. La Rete deve rappresentare sempre più un luogo di connessione tra i diversi soggetti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa, un luogo di continue interazioni con il territorio in cui opera. Per il Comune di Mantova è sempre più importante consolidare il ruolo della rete come soggetto protagonista delle politiche di prevenzione, accoglienza, supporto e protezione della donna vittima di violenza. Per favorire il più possibile il raggiungimento di tale obiettivo, l’ultima versione del protocollo d’Intesa è stata implementata con un documento operativo, in grado di esplicitare le procedure da attivare in caso di accesso della donna ai servizi sociali comunali, al consultorio familiare e altri servizi specialistici, i centri antiviolenza e le forze dell’ordine.

Tale documento – dal titolo ‘Procedure operative sintetiche per gli operatori della rete territoriale interistituzionale antiviolenza di Mantova’ – è stato realizzato attraverso un percorso di progettazione partecipata con i referenti del tavolo tecnico, coordinato dal Comune di Mantova. Le linee guida hanno lo scopo di rendere fluide e coerenti le connessioni tra gli interventi, chiarendo ruoli e competenze di ciascuno, al fine di evitare la dispersione delle vittime tra i vari servizi.

Chiara Sortino, assessore Politiche per la Famiglia e Pari Opportunità del Comune di Mantova

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