L’edicola di Virgilio al personale del Poma: “La vera forza il lavoro di squadra”

Le motivazioni: “Custodi della nostra comunità, gli operatori hanno messo in luce un’azienda d’eccellenza, con competenza e dedizione”

L’Edicola di Virgilio 2020 ai medici, agli infermieri e agli operatori dell’ospedale Carlo Poma, sottoposto alla dura prova della pandemia. Le statuette sono state consegnate dall’amministrazione comunale oggi pomeriggio, nell’aula Magna della Fondazione UniverMantova. Le altre benemerenze sono andate a Paolo Protti e Frediano Sessi.

Un motivo d’orgoglio per i professionisti dell’ospedale di Mantova e di tutta l’Asst: “Esempio assoluto d’impegno totale durante la prima e la seconda ondata del Covid – è scritto nelle motivazioni – custodi della nostra comunità, con senso del dovere hanno operato in prima linea contro il coronavirus, hanno messo in campo competenza e dedizione verso il prossimo. La formazione professionale, umana e sociale da loro dimostrata è stata una risorsa fondamentale davanti ad un’emergenza sanitaria senza precedenti. Il loro lavoro ha messo in evidenza l’eccellenza dell’Azienda Ospedaliera Carlo Poma dando lustro anche alla città di Mantova. Lo spirito di responsabilità assunto dal nostro personale sanitario è stato un esempio per tutti. Il loro lavoro è stato ed è tutt’oggi fondamentale per cercare di fermare, contenere ed evitare il diffondersi del contagio”.

A ricevere il riconoscimento una delegazione di ASST composta dal direttore generale Mara Azzi, il direttore sanitario Simona Bellometti, il direttore socio sanitario Renzo Boscaini, il direttore amministrativo Giuseppe Ferrari, il direttore SITRA (servizio Infermieristico, tecnico e riabilitativo aziendale) Franco Vallicella, il direttore delle Malattie Infettive Salvatore Casari, il direttore della Pneumologia Massimiliano Beccaria, il direttore dell’Anestesia e Rianimazione Gian Paolo Castelli, il direttore della Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Massimo Franchini, il direttore della Medicina d’Urgenza e Pronto soccorso Massimo Amato.

È un riconoscimento giustamente rivolto all’intero ospedale e vogliamo estenderlo a tutti i nostri presidi e strutture aziendali sull’intero territorio provinciale – ha commentato il direttore generale Mara Azzi – perché la vera forza dell’emergenza sanitaria è stata il lavoro di squadra. E perché ogni singolo operatore ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta alla pandemia, che purtroppo non ci ha ancora abbandonati”.

I sanitari in prima linea, ma anche il personale amministrativo e tecnico: una catena professionale e soprattutto umana che ha permesso di affrontare momenti davvero drammatici. Gli operatori hanno lavorato instancabilmente, con coraggio, dedizione, abnegazione e passione per salvare quante più vite possibili.

Il riconoscimento che riceviamo oggi – ha continuato il direttore generale – ha un valore ancora più prezioso nella misura in cui sottolinea il legame con la comunità mantovana, che durante l’emergenza ha saputo abbracciare il suo ospedale, facendo sentire accompagnati i professionisti della sanità e sostenendo le cure con generosissime donazioni e un’intensa attività di volontariato su molti fronti. O anche semplicemente manifestando la sua vicinanza con svariate iniziative. Abbiamo vissuto – e ancora stiamo vivendo – una delle pagine più difficili della nostra storia, ma nessuno si è sentito solo”.

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