L’infermiera: “Ho capito quanto conta un’assistenza personalizzata e a tutto tondo”

Ex studentessa universitaria di Mantova racconta la sua formazione e il lavoro: “Siamo interlocutori privilegiati dei pazienti

Mi sono iscritta alla laurea triennale in infermieristica non sapendo quanto questa scelta potesse plasmare la persona che sono diventata.

Mi sono laureata nel 2014, studiando all’Università degli Studi di Brescia, e il mio corso di laurea si è svolto nella sede di Mantova, dove vengono immatricolati circa 60 studenti per ogni primo anno di studio. Essendo in pochi, quindi, in questo corso di laurea gli studenti hanno la possibilità di essere seguiti al meglio in ogni ambito del loro percorso formativo.

Durante i tre anni di università si ha modo di imparare a relazionarsi con professionisti di ogni genere, non solo infermieri, ma anche medici, fisioterapisti, logopedisti, psicologi ed OSS, riuscendo quindi a capire quanto è importante un’assistenza personalizzata e “a tutto tondo” verso il nostro paziente.

È anche vero che chi si iscrive a un corso di laurea come quello di infermieristica deve essere pronto a mettersi in gioco, ad apprendere e a crescere personalmente e professionalmente.

Per quanto mi riguarda, non mi sono mai pentita della scelta che ho fatto, nemmeno durante questo difficoltoso periodo storico che stiamo attraversando. Le competenze acquisite negli anni di studio garantiscono le conoscenze olistiche necessarie a far fronte ad eventi di ogni genere.

L’infermiere, del resto, essendo la figura sanitaria maggiormente a contatto con il paziente, risulta essere un interlocutore privilegiato, sul quale vengono maggiormente riposti dubbi, paure e perplessità vissute dai pazienti; altresì vero è che gli infermieri arriveranno col tempo e con l’esperienza a diventare degli ottimi ed acuti osservatori, e non solo per quanto concerne l’ambito clinico degli assistiti.

Nel corso degli anni, la professione infermieristica si è notevolmente evoluta, dimostrando che gli infermieri non sono solo “manovalanza”, ma sono dei veri e propri professionisti sanitari preparati e competenti, nel cui bagaglio formativo troviamo teoria, tecnica, ed un costante e continuo aggiornamento.

Dal futuro mi aspetto che le competenze infermieristiche vengano ancor più riconosciute e valorizzate.

Erika Pavesi, infermiera ASST Mantova

 

 

 

 

 

 

1 Commento
  1. Brava Erika, hai sottolineato molti aspetti condivisibili… anche da chi si è diplomato molto prima di te….. Ferdinando

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