Addio commosso a Paolo Palvarini, i colleghi: “Per noi fonte d’ispirazione”

Psicoterapeuta, era un clinico d’eccellenza e un ricercatore: “Dai suoi pazienti messaggi di gratitudine splendidi”

Si è spento Paolo Palvarini, una delle figure di spicco della psichiatria mantovana per la sua elevata caratura scientifica e per le straordinarie qualità umane. Lavorava al Centro Psicosociale di Mantova dal 1994, dove svolgeva il ruolo di psicoterapeuta nell’ambito dei percorsi di presa in carico della grave psicopatologia psicotica e della personalità. Nel 2004 è stato uno dei membri fondatori del percorso dedicato al trattamento dei disturbi dell’alimentazione. Da 10 anni era anche coordinatore clinico del Centro Diurno di Mantova.

Il professionista non era soltanto un clinico eccellente, ma anche un ricercatore in grado di produrre lavori scientifici di grande rilevanza. Nel 2010 un suo articolo è stato pubblicato dall’American Journal of Psychotherapy, una delle più elitarie e prestigiose riviste internazionali. In precedenza, aveva pubblicato con Paolo Santonastaso, Direttore della Scuola di Specializzazione in Psichiatria e della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università di Padova. Nel 2013 è uscito il suo primo libro Anoressia e Bulimia. Quali emozioni? e nel 2019 Le emozioni che rendono forti. Era membro dello IEDTA (International Experiential Dynamic Therapy Association) e socio fondatore della APDE (Associazione di Psicoterapia Dinamico-Esperienziale).

Il ricordo dei suoi colleghi: “I suoi pazienti in questi giorni ci stanno mandando messaggi di cordoglio e dichiarazioni di gratitudine splendide e strazianti. Noi colleghi desideriamo ricordarlo anche per l’uomo che era. Per ognuno di noi era un punto di riferimento, in grado di darci in ogni situazione una lettura acuta, profonda, equilibrata. Era sempre costruttivo: le differenze per lui erano un’opportunità creativa, mai un ostacolo. Quanti momenti faticosi ha alleggerito con la sua ironia e la sua empatia. Paolo sarà sempre per noi fonte d’ispirazione”.

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