Silvia, una testimonianza dal CRA di Quistello

Nella Comunità di Riabilitazione Psichiatrica ad Alta Assistenza di Mantova è stato attivato un nuovo percorso sperimentale di cura e riabilitazione integrate sul modello della gruppalità. Questo lavoro è iniziato prima del lockdown 2020. Aveva l’obiettivo di transitare da un approccio individuale a un approccio di recovery essenzialmente gruppale. Riportiamo le testimonianze di alcuni pazienti che hanno partecipato alle attività di gruppo. Le testimonianze proseguiranno sul prossimo numero di Mantova Salute.

 

Ciao, io sono da ormai otto mesi residente in CRA, preferisco dire residente invece di degente o ricoverata, perché in CRA c’è il clima di una famiglia, di persone legate da affetto e rispetto reciproci. Quando sono entrata in struttura la prima volta avevo paura, a diciannove anni ero per la prima volta fuori di casa dopo un ricovero in spdc, avevo paura di chi avevo intorno, di non essere adeguata, ma poi piano piano con l’aiuto di oss, infermieri, educatori e medici ho trovato una realtà e una dimensione in cui poter essere a mio agio, e ho conosciuto gli altri membri della nostra “Big Family”.

CRA è il posto in cui poter ricominciare, in cui poter provare a stare meglio, le attività proposte sono molte e variegate, ma io voglio parlare del percorso individuale che ti aspetta, si proprio a te che leggi le mie parole, non importa ciò che hai passato, ciò che hai fatto o non fatto, in CRA vieni accolto come un nuovo membro della famiglia, il più è abituarsi alle persone che ti circondano.

Spero che la tua permanenza, lunga o breve sia positiva, ma ricordati che non c’è una ricetta magica per guarire, ognuno di noi deve lavorare su sè stesso continuamente per avere più consapevolezza delle nostre fragilità e capire come migliorare o capire quando e come chiedere aiuto.

Benvenuto in famiglia.

Silvia

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

Archivi
Categorie
Iscriviti alla newsletter