“Così frammenti di manifesti pubblicitari diventano arte”

Il ginecologo Paolo Zampriolo: “Aspetto che cadano per farli rinascere”

Aspetta che cadano, come si fa con i frutti dagli alberi o le foglie d’autunno. Ma qui a cadere sono i frammenti dei grandi manifesti pubblicitari, che il vento o la pioggia fanno volare o macerare agli angoli delle strade. Lui li raccoglie, li salva dal nulla a cui sono destinati e li trasforma in arte.

Paolo Zampriolo, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mantova, si dedica al décollage. Realizza quadri enigmatici, accostando colori e forme disparati. Lettere, parole, frasi sospese come un punto interrogativo negli occhi di chi guarda. Alla maniera di Mimmo Rotella, artista di fama internazionale del Nouveau Réalisme. Opere astratte, che mescolano toni altisonanti e delicati, volti e messaggi. Senza una logica precisa se non quella del gusto di accostare, sovrapporre per suscitare una reazione nell’osservatore: “Punto a emozionare. Non bisogna cercare di interpretare ciò che si vede”.

Il risultato è però un discorso con un suo ritmo ben preciso, un linguaggio che negli oltre 30 anni di attività espressiva di Zampriolo si è evoluto: “Ho iniziato utilizzando anche qualche pennellata. Poi ho lasciato via via che i lavori si componessero da soli, affidandomi solo al materiale riciclato. Prima cerco il manifesto e lo fotografo, poi aspetto che si deteriori. In alcuni casi, se è già compromesso, lo strappo. I fogli spezzettati vengono messi a mollo nell’acqua, quindi incollati sul legno o altri supporti e incorniciati”.

La cantina di casa è diventata un laboratorio dove le creature artistiche crescono in numero di giorno in giorno, “anche se ci sono periodi in cui l’ispirazione si riposa e allora occorre aspettare”. Qualche anno fa con le sue e altre opere è stata allestita una mostra a villa Eden, Bagnolo San Vito, in occasione di un evento di beneficenza a favore dell’associazione di volontariato Con vista sul mondo, a sostegno di progetti dedicati ai Paesi poveri.

Altri quadri sono stati utilizzati per decorare il reparto ospedaliero del professionista, altri ancora esposti in ristoranti e bar della provincia mantovana oppure offerti in dono agli amici. Il medico lo definisce un passatempo. Eppure è molto di più: qualcosa che sa di rinascita. Quel misterioso meccanismo per cui tutto ciò che è al mondo trova prima o poi il posto che gli spetta dentro un preciso disegno.

Elena Miglioli è il direttore del periodico Mantova Salute, responsabile dell’Area Ufficio Stampa, Comunicazione e Urp ASST di Mantova. Giornalista professionista, scrittrice, poetessa. Ama tutte le forme d’arte, ma mette la musica (classica) al primo posto.

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