Primo classificato – Antonino Di Mauro

Antonino Di Mauro – L’autore frequenta il laboratorio di “Lettura e scrittura creativa” nella casa di reclusione di Milano – Opera

Giace in un canto

Giace in un canto
la memoria
del vento
Il primo pane
del giorno di Maggio
Incanto
di luce e preghiere
Amore antico
di madre
Ore trafitte dall’oggi
alla fine del ramo
mentre le zagare
riportano ogni abbraccio.

Neanche un morto

Neanche un morto sta
quarant’anni al buio.
Io da vivo
ci sono riuscito.

Ero sempre impegnato
ad assecondare il mio delirio.
Ora sono anni
che strappo rami secchi

cercando di far
rinascere quelli
teneri e verdi
sperando
che sboccino nel cuore.

Cosa vuoi ancora da me?

Cosa vuoi ancora da me?
Ti sei preso tutto
Mi hai tolto quello
Per cui per me
Valeva la pena
di vivere.

Certo
A prima vista
Sembro un uomo che
Non ha bisogno
Di niente
E di nessuno.

Ma se mi levate
Questa maschera
Vedrete
Un uomo
Senza sole
E senza orizzonte.

Ma cosa vuoi ancora da me
Non ho più niente da darti.

Destino maledetto.

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