Fondi alla Neurologia per uno studio sui pazienti colpiti da Ictus ischemico

Finanziato per 227mila euro da Regione Lombardia un progetto ha come capofila il Poma

Fondi per 227mila euro a copertura di un progetto di ricerca condotto dalla Neurologia del Poma in ambito Covid. Il finanziamento arriva da Regione, che in questi giorni ha approvato la graduatoria degli studi proposti dai vari centri lombardi, 10 dei quali hanno ottenuto un sostegno economico per un totale di 4 milioni di euro.

Il lavoro targato Mantova, dal titolo Strokovid, vede come capofila la struttura di Neurologia di ASST Mantova diretta da Alfonso Ciccone (in foto), in partenariato con le ASST Spedali Civili di Brescia, Cremona, Monza e Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Saranno inoltre coinvolti come centri satellite gli altri 9 hub regionali che, insieme al Poma, sono stati identificati da Regione Lombardia per la gestione dell’ictus.

I professionisti indagheranno sulle “caratteristiche cliniche, meccanismi patogenici e outcome a breve e lungo termine di pazienti” con sindrome respiratoria acuta severa da coronavirus colpiti da ictus ischemico acuto. La prima analisi retrospettiva sarà condotta con riferimento ai mesi di marzo e aprile. Successive analisi sono previste a tre mesi e a un anno dall’inizio dello studio.

Alfonso Ciccone rappresenta inoltre l’Italia nell’ambito di panel internazionale sulla gestione dell’ictus nei pazienti Covid, che ha pubblicato linee guida specifiche su una rivista scientifica.

Il bando regionale aveva diversi obiettivi, fra i quali: migliorare la conoscenza del virus, dei farmaci e degli approcci terapeutici; fornire strumenti standardizzati per la gestione clinica dei pazienti, la riduzione del rischio per gli operatori sanitari, l’organizzazione ospedaliera ed extraospedaliera; valutare l’impatto e i futuri scenari della pandemia sul sistema sanitario e sociosanitario; comprendere l’efficacia e la sostenibilità delle strategie di controllo del virus.

Sul fronte dell’infezione da Covid-19, sono 24 gli studi avviati dagli specialisti di ASST Mantova. Un’attività intensa, che vede 16 strutture in prima linea in vari campi, in collaborazione con altri ospedali italiani.

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