Incontri di gruppo per i professionisti di ASST, si punta a migliorare gli stili di vita per evitare complicanze e prendere consapevolezza della propria malattia
di Antonella Taragnani e Debora Tirimagni
Psicologhe struttura Prevenzione
Nell’ambito del nuovo modello di presa in carico del paziente cronico, per ASST di Mantova rappresenta un punto cardine prevedere azioni strutturate al fine di migliorare la qualità della vita e perseguire un guadagno di salute in grado di ritardare e ridurre la domanda sanitaria conseguente alle complicanze delle patologie croniche (ad esempio ipertensione, cardiopatie, diabete).
La promozione di corretti stili di vita in ordine all’alimentazione e all’attività motoria, come pure all’assunzione di tabacco e alcol, all’adesione alle vaccinazioni consigliate e agli screening oncologici proposti, offre un indubbio e concreto contributo al raggiungimento dei suddetti obiettivi evidenziati. Diversi studi, effettuati dalla School of Medicine di Stanford e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, hanno osservato che il paziente riesce a essere efficace nella gestione dei corretti stili di vita grazie alla partecipazione a corsi di self management.
In quest’ottica, è in fase di definizione e realizzazione un progetto che, con il supporto della Direzione Strategica, nasce dalla collaborazione tra le struttura Prevenzione del Dipartimento delle Fragilità e la Struttura Medicina del Lavoro in staff alla Direzione Sanitaria, cui compete anche la promozione di stili di vita favorevoli alla salute e la prevenzione dei fattori di rischio comportamentali negli ambienti di lavoro – WHP (Workplace Health Promotion).
Tale progetto, rivolto ai dipendenti di ASST affetti da patologie croniche e inviati dal medico competente nel corso dell’attività di sorveglianza sanitaria, prevede la partecipazione volontaria e gratuita a percorsi di gruppo condotti dagli psicologi della struttura Prevenzione. Dopo un colloquio individuale, il lavoratore effettuerà 6 incontri di gruppo volti a sostenere uno stile di vita adeguato ai limiti imposti dalla patologia, facendo leva sulle proprie risorse personali e relazionali, potenziate attraverso il confronto esperienziale tra i diversi partecipanti. Si provvederà a monitorare la partecipazione al progetto e i risultati raggiunti, al fine di adattarlo in modo specifico alle esigenze dei dipendenti.