Tornare a casa è possibile, grazie al supporto degli operatori sanitari e della famiglia

Nel 2018 si è celebrato il decimo anniversario della fondazione della struttura Cure Palliative del Poma. Riceviamo e pubblichiamo le testimonianze degli operatori dell’ASST, protagonisti di questa esperienza di grande impegno e valore sotto il profilo professionale e umano (continua dal numero di agosto di Mantova Salute). 

 

Roberta, 52 anni, arriva in reparto dopo essere stata dimessa dalla chirurgia generale per accertamenti. Non  vorrebbe fare questo passaggio, ma il marito la convince. È molto preoccupata per il figlio e il marito: resteranno soli. Non è giusto che la malattia arrivi a questa età. Pensa alla propria casa, alle modifiche che vorrebbe fare; al viaggio in Africa con il marito, alla madre affetta dal morbo di  Alzheimer. Parla della fidanzata del figlio senza entrare nei particolari. Siamo sempre stati felici, avevo tutto, forse tutto questo è arrivato perché eravamo troppo felici. Mi manca il lavoro, era molto importante per me, mi sono licenziata. Scoppia in un pianto inconsolabile, poi chiede di essere aiutata per riposare. Dopo due giorni Roberta è rientrata a domicilio seguita dalle colleghe del servizio domiciliare. Roberta durante la breve degenza ha esternato in modo continuativo la volontà di rientrare a casa, ciò è stato possibile anche grazie al supporto della sua famiglia.

Susanna Devoti, operatore socio sanitario

 

 

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