Adolescenti: ‘Fragilità e instabilità, attenti ai campanelli d’allarme’

Serata del Rotary con la pediatra Paola Accorsi. Alcol, droga, vandalismo espressioni di difficoltà manifestata anche in casa.
Fra i progetti in campo Peer education e On The road

di Annalisa Marini
Comunicazione Rotary Club Mantova Sud

Il disagio giovanile è il tema trattato lo scorso ottobre durante una serata organizzata dal Rotary Club Mantova Sud all’Angelo di Quistello. Genitori, nonni, operatori impegnati nell’area dell’educazione, della formazione e della cultura hanno partecipato numerosi all’iniziativa, che ha visto protagonista Paola Accorsi, pediatra e direttrice del reparto di Pediatria dell’ospedale di Pieve di Coriano.

La relatrice ha tracciato una realtà giovanile preoccupante, fornendo indicazioni per rilevare i disturbi del comportamento: “I  motivi e le cause sono molteplici, in una società definita ‘liquida’. Siamo passati da una situazione di certezze all’instabilità odierna. Internet, la globalizzazione, i movimenti migratori hanno determinato rapidi fenomeni di cambiamento ai quali l’essere umano fatica ad adeguarsi. Ognuno si posiziona al centro del mondo e non in un gruppo sociale come un tempo. Siamo consumatori tanto veloci da non rispettare neppure i tempi naturali di elaborazione e d’interiorizzazione. La scuola non riesce a seguire tali dinamiche e la loro rapidità”.

I disturbi del comportamento si manifestano con instabilità emotiva, reazioni imprevedibili oltre misura, aggressività che i giovani rivolgono anche verso se stessi per sentirsi vivi. Autolesionismo, risse organizzate e giochi estremi. Spaccio di sostanze stupefacenti, aumento dei reati penali connessi, danneggiamento dei beni pubblici, taccheggio.

Di fronte al disagio – ha spiegato la Accorsi – si distrugge, si vive una vita sessuale precoce, si consumano alcol e sostanze. Talvolta si assiste all’isolamento che conduce alla depressione, al ritiro sociale e ai conseguenti comportamenti opposti. Noi adulti non ci rendiamo conto di questo malessere, espresso anche a livello domestico. Il 10-20 per cento dei bambini e degli adolescenti soffre di disturbi alimentari. Il tentativo di suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani. Sono in aumento i minori che hanno bisogno di ricoveri in psichiatria. E qui si apre un dibattito acceso – ha puntualizzato la pediatra – perché il ricovero in Psichiatria avviene solo dopo il compimento dei 18 anni, prima c’è la Pediatria. Purtroppo, alcune situazioni patologiche sono molto drammatiche e tale reparto non è sempre in grado di gestirle. Devono, pertanto, intervenire strutture più forti preposte al recupero di situazioni fragili e delicate”.

Attualmente, per fare fronte a questi bisogni, si impiegano i progetti Peer education e On the road. Il primo è un progetto di prevenzione e promozione della salute degli studenti a scuola e nelle agenzie educative. Il significato letterale è ‘educazione tra pari’: alcuni membri di un gruppo vengono responsabilizzati e formati per realizzare precise attività con i propri coetanei. Il metodo, in uso a partire dagli anni ’70, ricorre a un linguaggio comune e a una modalità di relazione diretta che permettono di adattare le informazioni da veicolare alle caratteristiche del gruppo.

On the Road è invece attivo prevalentemente in Lombardia e nasce nel 2006 per avvicinare i giovani alle tematiche della legalità e della sicurezza stradale. A conclusione dell’esposizione, si è aperto un dibattito vivace. Gli interventi hanno evidenziato l’assenza della figura genitoriale: la deresponsabilizzazione, la delega ad altri, il mancato riconoscimento o rispetto dei ruoli educativi professionali, la iper protezione e i mancati no ai figli. È emersa inoltre l’importanza dei modelli di comportamento, delle regole, del rispetto, dell’assunzione di responsabilità fin dalla prima infanzia.

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