La cura parte dagli stili di vita: ‘educatori’ in camice bianco

Medici, infermieri e terapisti si formano per orientare  i pazienti verso comportamenti più salutari

di Irene Gasparini
Direttore struttura Prevenzione ASST di Mantova

 

Il counselling motivazionale breve nella promozione di stili di vita favorevoli alla salute: lo strumento e i setting opportunistici è il titolo  del progetto formativo che ha visto il coinvolgimento – a partire da marzo e fino a maggio – di 130 operatori sanitari (medici, infermieri e terapisti) del Dipartimento Cardiotoracovascolare e della Medicina del Lavoro. L’obiettivo è quello di fornire agli operatori sanitari, attraverso l’acquisizione della tecnica del counselling motivazionale breve, orientamenti e competenze specifiche al fine di svolgere sistematicamente attività di educazione alla salute e di educazione terapeutica nei loro contesti lavorativi.

Grazie al lavoro di équipe che ha coinvolto professionisti di varie strutture aziendali (Prevenzione, Pneumologia, Cardiologia, Psicologia Clinica, SERT, Medicina del Lavoro) si è giunti alla realizzazione di questa importante esperienza che ha lo scopo di far acquisire all’operatore sanitario anche e soprattutto  la consapevolezza che il proprio ruolo è quello di ‘prendersi cura in toto del paziente’, educandolo e orientandolo verso comportamenti più salutari affinché, insieme alla sua famiglia, sappia affrontare la propria condizione da attore partecipe e cosciente.

Esistono, infatti, evidenze scientifiche che dimostrano come una maggior conoscenza e consapevolezza della valenza preventiva degli stili di vita spinga le persone all’adozione di tali comportamenti; esistono altresì evidenze scientifiche che confermano come gli operatori sanitari, a qualsiasi  livello,  possano nella loro pratica quotidiana contribuire positivamente all’adozione di comportamenti più salubri da parte dei cittadini con cui interagiscono.

Le malattie cronico degenerative hanno in comune determinanti di rischio individuale in gran parte attribuibili a comportamenti non salutari, quali cattive abitudini alimentari, sedentarietà, tabagismo,  abuso di alcool che comportano l’utilizzo, per la loro diagnosi e cura, di una quota ingente di risorse.

Il nuovo ruolo dell’operatore sanitario deve essere vissuto come parte integrante e fondamentale della sua attività professionale, nella consapevolezza che anche il tempo dedicato all’informazione, alla comunicazione e alla relazione con la persona assistita è da considerare tempo di cura e di presa in carico. Per assolvere tale compito è indispensabile che ogni operatore sanitario approfondisca la tematica in modo da essere egli stesso sensibilizzato, convinto e formato, così da poter a sua volta sensibilizzare, convincere ed aiutare attivamente ciascuno dei propri assistiti.

Il counselling  motivazionale breve in contesti opportunistici rappresenta una tecnica semplice, efficace e trasferibile da diffondere ed utilizzare nell’ambito sanitario. Un lavoro che permette a tutti i professionisti di far fronte con consapevolezza e con strumenti più adeguati ai momenti comunicativi di maggiore impegno.

 

Il gruppo di lavoro: Irene Gasparini, Giuseppe De Donno, Paolo Prozzo, Elisa Tartari, Simona Covizzi, Elena Bianchera, Marina Bocca, Maria Chiara Bassi

Nella foto: Marina Bocca, Simona Covizzi, Irene Gasparini, Franco Ravenna, Paolo Prozzo, Elena Bianchera, Elisa Tartari

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