Vaccinazioni

Fabrizia Zaffanella
Responsabile Struttura Vaccinazioni

Gentile dottoressa,
ciò che si dice della relazione tra vaccinazioni e autismo ha un fondo di verità?

Quando si parla di vaccini nei bambini insorgono spesso molti dubbi all’interno della comunità. Negli ultimi anni messaggi allarmanti, diffusi soprattutto attraverso il web, hanno contribuito alla formazione di veri e propri movimenti radicalmente contrari alla somministrazione dei vaccini e sono nati forum, gruppi e siti che si battono quotidianamente su questo fronte.

I vaccini rappresentano un’arma efficace contro le più importanti malattie infettive e non compromettono in alcun modo la salute del bambino. Sono da considerarsi l’unico strumento per combattere malattie come morbillo, rosolia e meningite eppure sempre più spesso genitori preoccupati scelgono di non vaccinare i propri figli. Credere inoltre che ci sia una qualche correlazione tra vaccini e autismo nei bambini è sbagliato perché i vaccini non sono pericolosi. I numerosi studi effettuati in tutto il mondo hanno inoltre escluso la correlazione tra vaccini e autismo e, nello specifico, tra vaccino MPR e autismo.

La convinzione diffusa che il vaccino contro il morbillo possa rientrare tra le cause dell’autismo è un’altra falsa credenza legata ad uno spiacevole episodio verificatosi nel 1998 quando un medico del Galles Andrew Wakefield, in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Lancet, ipotizzò che la vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia potesse causare autismo. In seguito lo studio fu ufficialmente smentito da tutta la comunità scientifica internazionale e l’autore radiato dall’Ordine dei medici inglesi in quanto venne accertato che i dati da lui prodotti erano stati volontariamente falsificati.

Tutte le pubblicazioni successive hanno dimostrato che né il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia né altre vaccinazioni possono essere associate all’autismo. Prima della pubblicazione dell’articolo di Wakefield, il numero di casi di morbillo aveva  raggiunto il suo minimo storico, grazie proprio all’elevata copertura vaccinale raggiunta. Dopo l’inizio della controversia sull’autismo, l’adesione alla vaccinazione antimorbillosa è diminuita e le epidemie di morbillo sono ritornate a colpire le comunità.

Il vaccino contro il morbillo è invece molto importante in quanto con il morbillo possono insorgere complicanze gravi respiratorie o encefalite acuta. Rispetto a questa malattia non bisogna abbassare la guardia. Infatti nell’anno in corso stiamo assistendo a una importante epidemia, con quasi 5000 casi segnalati, il 25 per cento delle complicanze, molte ospedalizzazioni e purtroppo 4 decessi

Rispetto alle vaccinazioni è importante comunicare a ogni persona che la Sanità Pubblica ha in corso da anni un processo di miglioramento continuo al fine di garantire sicurezza e qualità dell’atto vaccinale, attraverso l’acquisto di vaccini sicuri, la formazione del personale, la sorveglianza degli eventi avversi, l’organizzazione di ambulatori adeguatamente attrezzati e il monitoraggio delle coperture vaccinali.

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