L’assessore regionale al Welfare in visita al nascente presidio ospedaliero territoriale
“La realizzazione del Pot di Bozzolo rappresenta la concretizzazione della riforma sanitaria lombarda che cambierà la vita ai pazienti cronici della nostra regione. Una struttura importante sulla quale Regione punta con convinzione tanto da stanziare un ulteriore milione e mezzo di euro, oltre a quelli già erogati in passato, necessari per il suo completamento”. Sono le parole che l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ha pronunciato durante la visita all’ospedale di Bozzolo, per la presentazione del nuovo Pot (Presidio ospedaliero territoriale).
“La realizzazione di questo presidio territoriale – ha concluso l’assessore – dimostra la grande opportunità che può rappresentare la riconversione di un ospedale per acuti. Il modello che qua proponiamo sono certo potrà essere uno delle avanguardie nella promozione regionale della nostra riforma”. Gli interventi per la realizzazione del nuovo Pot prevedono l’ampliamento della struttura Sub-acuti che occuperà un’ala adiacente del secondo piano e ospiterà otto posti letto. Si prevede anche un adeguamento dell’organico. La sede del Consultorio Famigliare sarà trasferita al primo piano, sarà realizzata inoltre una ausilioteca con la contestuale ridefinizione dei servizi presenti, favorendo l’integrazione dei servizi di protesica, assistenza domiciliare integrata e cure palliative.
All’interno del POT potrebbe trovare spazio un’aggregazione di dieci medici di medicina generale e un pediatra di famiglia. Il gruppo di professionisti verrà collocato al piano terra del presidio di Bozzolo, in un ambulatorio con sei studi, due sale d’attesa e un ufficio amministrativo. L’intento è quello di affidare ai medici che fanno capo all’aggregazione, secondo progettualità definite e concordate con l’Azienda Socio Sanitaria, la tutela della salute della popolazione di riferimento, omogeneizzando i percorsi di presa in carico.
All’incontro erano presenti anche l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava e i consiglieri regionali Anna Lisa Baroni e Carlo Malvezzi. Gallera ha proseguito la sua visita all’ospedale di Asola per un sopralluogo al cantiere aperto. L’intervento riguarda la degenza della Medicina Generale che disporrà di ventuno posti letto ordinari e quattro letti per la macroattività ambulatoriale complessa (piano terra) e la degenza chirurgica multispecialistica con diciotto posti letto (primo piano).
Dal 2014 è iniziato un potenziamento dell’attività chirurgica di Asola attraverso la ristrutturazione di una sala operatoria e dei relativi ambienti di supporto da dedicare al day surgery. È stata inoltre avviata una riorganizzazione della rete di offerta delle prestazioni chirurgiche nell’ambito degli ospedali dell’ASST, che ha identificato il presidio di Asola come polo di riferimento dell’attività chirurgica a bassa intensità, sia per la chirurgia generale che per specialità quali l’otorinolaringoiatria, la ginecologia e la chirurgia vascolare. Nel 2017 è previsto un ulteriore sviluppo dell’attività, in particolare per l’Ortopedia – interventi di traumatologia non complessi anche con sistemi innovativi quali l’utilizzo di concentrati piastrinici – e la Chirurgia Maxillo-facciale, per interventi sul cavo orale dei pazienti del percorso DAMA e per patologie minori.