Cura e cu(ltu)ra: l’arte di dire la parola giusta nelle relazioni, un viaggio fra i linguaggi espressivi che diventano terapia

A Palazzo Te un momento formativo dedicato al personale sanitario per sperimentare e raccontare progetti di welfare culturale

Dire la parola giusta è un’arte. Nelle relazioni di cura, in tutte le relazioni. “Una parola muore/quando è detta/Dice qualcuno − Io dico che proprio/Quel giorno/Comincia a vivere”, scrive Emily Dickinson. La parola ha un suono, una forma, un colore. Può arrivare al cuore, che sia pronunciata oppure taciuta. Perché anche la parola mancante, lo spazio occupato dal silenzio toccano certe corde profonde.

Su questi e altri temi si è voluto incentrare il momento formativo Cura e cu(ltu)ra: l’arte di dire la parola giusta. Percorsi di promozione del benessere e della salute nella comunità e in ospedale’, che si terrà il 16 ottobre a Palazzo Te, organizzato dall’Ufficio Stampa e Comunicazione di Asst. Un percorso dedicato ai professionisti della salute – medici, infermieri, ostetriche – in viaggio attraverso i progetti di welfare culturale realizzati da Asst in collaborazione con Fondazione Palazzo Te, Palazzo Ducale e altre realtà istituzionali mantovane. Esperienze con risvolti terapeutici, nella misura in cui suscitano emozioni, cambiano lo sguardo, interrogano e fanno riflettere chi le vive.

Secondo il rapporto dell’Oms sul ruolo delle arti nel miglioramento della salute e del benessere 2019, negli ultimi vent’anni la ricerca in questo campo si è intensificata in modo molto significativo. Più di 3.000 studi e 900 pubblicazioni hanno evidenziato il ruolo determinante delle arti nella prevenzione delle malattie, nella promozione della salute, nel trattamento e nella gestione delle patologie che si manifestano nel corso della vita.

Il seminario rientra nel progetto di Asst Arte in ospedale (e, in particolare, del sotto-progetto Museoterapia), che dal 2009 porta la bellezza nei reparti di Asst e collega i luoghi di cura alla comunità locale, anche attraverso laboratori espressivi, nonché visite guidate e virtuali a Palazzo Te e Palazzo Ducale. Nel 2023 è stato avviato uno studio clinico su un gruppo di pazienti della struttura di Nefrologia e Dialisi del Carlo Poma per valutare l’impatto di una serie di workshop realizzati a Palazzo Te con pittura, danza, musica e teatro. Gli appuntamenti al museo continuano quest’anno, fra il mese di settembre e ottobre.

Fra i relatori il direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni, che parlerà di metamorfosi e parola; la presidente del Cultural Welfare Center Catterina Seia che si concentrerà sul welfare culturale; il direttore della struttura di Nefrologia e Dialisi di Asst Mantova Giuseppe Mazzola e il referente progetti culturali e sociali di Palazzo Te Simone Rega, che parleranno dei laboratori espressivi di Palazzo te per i pazienti dializzati e della ricerca clinica in corso; la referente del progetto LiberamenTe Iris Dall’Aglio e la neuropsicologa e psicoterapeuta della psicologia clinica e territoriale di Asst Erika Talassi che racconteranno l’esperienza artistica dei pazienti con demenza a Palazzo Te; il direttore socio sanitario di Asst Angela Bellani che illustrerà il progetto L’arte di prendersi cura, destinato ai cittadini ultra 65enni e finalizzato a contrastare isolamento e depressione.

Ai partecipanti sarà proposto inoltre un laboratorio sulla parola, curato da Silvia Gandolfi, e una visita guidata da Simone Rega alla mostra in corso di Pablo Picasso ‘Poesia e salvezza’.

Una parola può salvare.

 

Di Elena Miglioli, responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione Asst Mantova

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