La malattia può presentarsi con dolore fortissimo e improvviso, provocato dall’innalzamento della pressione dell’occhio, oppure in forma silente, in assenza di sintomi
Il glaucoma è una malattia complessa che può presentarsi in forma acuta o cronica. Il direttore della struttura di Oculistica del Carlo Poma Giuseppe Sciuto affronta l’argomento e spiega quali sono gli strumenti diagnostici e terapeutici messi in campo da Asst Mantova.
Come si manifesta la patologia in forma acuta?
Con dolore fortissimo e improvviso, per chiusura dell’angolo. Il dolore è provocato dall’innalzamento della pressione dell’occhio, che raggiunge punte di 70 millimetri di mercurio, contro un valore normale, fra i 10 e 15 millimetri. Questa dinamica porta un danno del nervo ottico e dunque a una possibile cecità. Esiste una predisposizione, dovuta alla ridotta dimensione dell’occhio.
Come avviene la diagnosi e qual è la cura?
Durante una visita, in genere dopo i 40 anni, lo specialista si accorge di questa anomalia anatomica e prescrive una iridotomia, che è la terapia a cui si ricorre per evitare il blocco pupillare in caso di glaucoma acuto.
In cosa consiste la forma cronica? Quali sono le terapie?
È detta anche cecità silente, poiché si presenta senza sintomi. Conduce a un’alterazione del deflusso dell’umore acqueo, un ultrafiltrato del sangue all’interno dell’occhio. Tale alterazione causa un ipertono oculare superiore a 20 millimetri di mercurio che modifica il nervo ottico e può portare a subatrofia incidendo sul campo visivo. Vengono somministrati specifici colliri e, nei casi più gravi, si passa alla chirurgia. I primi segni, riscontrati durante la visita oculistica, sono ipertono e sofferenza del nervo ottico. A questo punto si prescrive un pacchetto glaucoma, per inquadrare il paziente e scegliere l’opzione terapeutica migliore, che prevede: curva tonometrica, campo visivo, oct del nervo ottico, oct dell’angolo e del segmento anteriore, pachimetria corneale. Al Poma puntiamo anche al follow-up, con il ricorso a un pacchetto glaucoma di controllo ogni sei-dodici mesi.
Nell’immagine in homepage l’oct dell’angolo per la terapia del glaucoma
Nell’articolo Giuseppe Sciuto, direttore della struttura di Oculistica