La prevenzione inizia dall’igiene delle mani, la misura più importante contro la diffusione delle infezioni

In ospedale è raccomandato di cinque momenti fondamentali per questa pratica, che può evitare il propagarsi di malattie e infezioni correlate all’assistenza

L’igiene delle mani rappresenta la misura più importante per prevenire la diffusione delle infezioni. Le mani, infatti, sono un ricettacolo di germi; una piccola percentuale è rappresentata da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri, che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici.

I germi, quando trovano un ambiente ideale, vi si annidano e, se le condizioni ambientali lo consentono, proliferano moltiplicandosi ad un ritmo impressionante. Possono sopravvivere per ore sulle superfici: giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli, telecomandi, tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui possono essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, semplicemente attraverso le nostre mani.

I germi patogeni che colonizzano il nostro organismo possono essere responsabili di molte malattie e anche delle infezioni correlate all’assistenza. La prevenzione e il controllo rappresentano interventi irrinunciabili per ridurre l’impatto di queste infezioni e, più in generale, per ridurre la diffusione dei microrganismi antibiotico-resistenti.

L’igiene delle mani, infatti, è una procedura estremamente semplice, veloce e a basso costo, che ha però un’elevata importanza in ambito sanitario. Se eseguita nei momenti giusti e nel modo corretto può salvare milioni di vite ogni anno. Quando si hanno le mani non visibilmente sporche, è raccomandato utilizzare il gel idroalcolico per una durata di 20- 30 secondi. Se le mani sono sporche, è obbligatorio igienizzarle con acqua e sapone per una durata di 40 – 60 secondi.

In ospedale è raccomandato il rispetto dei 5 momenti fondamentali dell’igiene delle mani: prima del contatto con il paziente, per proteggere il paziente dai germi presenti sulle mani; prima di una manovra asettica, per evitare inoculazione di patogeni; dopo l’esposizione ad un liquido biologico, per proteggere operatore e ambiente sanitario; dopo il contatto con il paziente, per evitare la contaminazione dell’ambiente sanitario circostante; dopo il contatto con ciò che sta attorno al paziente, per proteggere operatore e ambiente sanitario.

Per sensibilizzare la popolazione e gli operatori alla prevenzione delle malattie infettive e al mantenimento di una buona salute, ogni anno il 5 maggio ricorre la Giornata Mondiale dell’igiene delle mani: Save lives: clean your hands (salva vite: igienizza le mani).

Di Carlo Gambaretto, infermiere Ufficio Controllo Infezioni Ospedaliere 

1 Commento
  1. Buongiorno,io sono e lavoro come infermiera da ormai 36 anni e devo dire che i comportamenti che leggo ,riguardo all’ igiene delle mani ,per noi “vecchi”,sono sempre stati l’ABC.
    Ora devo dire che osservo nelle generazioni piu’ giovani,(ma nemmeno molto piu” giovani) comportamenti che mi lasciano perplessa e mi fanno porre delle domande….
    La nostra preparazione e’ stata severissima e gli aspiranti infermieri venivano selezionati.
    Il fatto che si debbano continuare ad eseguire corsi su argomenti che dovrebbero essere scontati tra gli operatori sanitari ,mi fa moto pensare e rattristare.

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