Contraccezione, una questione di diritti e scelte consapevoli: incontro multiculturale a Pietole

Consultorio di Curtatone, Alce Nero e Centro accoglienza per migranti insieme per informare tredici donne dalla Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun e Tunisia


“Diritti e scelte”
è il titolo degli incontri sulla tematica contraccettiva richiesto dagli operatori della Cooperativa Alce Nero che gestiscono il CAS-Centro di accoglienza per migranti di Pietole e che spesso accompagnano le donne lì ospitate al Consultorio di Curtatone per visite ginecologiche e per essere seguite in gravidanza. Gli operatori riferivano che le ospiti non disponevano di informazioni esaustive sulla contraccezione e, in linea di massima, mostravano un atteggiamento apparentemente superficiale e una strategia scarsamente efficace per il controllo delle nascite. Pertanto, al di là dell’intervento diretto in ambulatorio, ritenevano importante la possibilità di un confronto su tali tematiche, uscendo dalla prospettiva dell’esclusivo approccio individuale.

Agli incontri hanno partecipato 13 donne provenienti dalla Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun e Tunisia. Le lingue parlate erano francese e inglese, pertanto erano presenti due operatrici interne alla Cooperativa che traducevano dall’italiano alle lingue di riferimento e viceversa. Per quanto la traduzione abbia reso il tutto un po’ più complicato, si è comunque creata un’atmosfera vivace e di grande partecipazione e condivisione.

Il primo incontro, condotto da me, ha avuto come tematica la storia ed evoluzione del Consultorio Familiare, a partire dalle rivendicazioni dei movimenti femminili e femministi per il diritto alla salute, accennando a quanto previsto dalle varie leggi che negli anni sono state approvate (divorzio, contraccezione, aborto, violenza sessuale e di genere). Il confronto successivo tra quanto accade in Italia e nei loro paesi d’origine ha fatto emergere similitudini e differenze: in Tunisia, per esempio, l’aborto è legale mentre nei paesi subsahariani no; infine ovunque le prestazioni sono a pagamento.

Il principio dell’autodeterminazione della donna nelle scelte relative alla sfera sessuale è stato accolto con entusiasmo, evidenziando con rammarico che, nella propria realtà di coppia, ciò si verifica raramente.

Il secondo incontro sui vari metodi contraccettivi è stato condotto dall’ostetrica Elena Fazzi che, adottando un approccio esperienziale, è partita dalla conoscenza e dall’utilizzo diretto dei vari metodi, specificando modalità di utilizzo e funzionamento, efficacia, vantaggi e possibili effetti collaterali. Complessivamente si è trattato di un percorso molto coinvolgente nel quale le partecipanti hanno rivolto molte domande di carattere pratico oltre che esprimere considerazioni e commenti personali. Dal canto loro, le operatrici sono state rinforzate sulla validità ancora attuale dei presupposti per cui il Consultorio Familiare è nato che vede  tra le proprie finalità “la sana e responsabile espressione della sessualità in un armonico sviluppo della persona” .

Di Laura Coghi, assistente sociale Consultorio Curtatone

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