Il fenomeno è in forte crescita, fondamentali i percorsi educativi
Tempo di pollini. Tempo di starnuti. Ecco la stagione delle allergie, anche se i cambiamenti climatici non consentono più di circoscrivere con precisione il periodo a rischio. Sotto accusa le fioriture di diverse essenze arboree, ma anche le muffe. Come spiega Maria Teresa Costantino, responsabile del Centro Day Hospital Allergologia e Immunologia Clinica dell’ASST di Mantova. Si parla, in particolare, dell’alternaria, spora fungina presente anche sul territorio mantovano per almeno sei-otto mesi all’anno.
In che modo e quando insorgono le allergie?
Possono colpire a qualsiasi età. I sintomi sono gli stessi, per tutti gli allergeni. Possono persistere anche per lunghi periodi e interessano principalmente le vie respiratorie con naso ostruito, rinorrea, starnuti, ma anche congiuntivite. In alcuni casi, i più gravi la sintomatologia può peggiorare fino alla comparsa di asma bronchiale, la cosiddetta “marcia allergica”, contraddistinta da tosse stizzosa, respiro sibilante, dispnea, senso di peso toracico.
Quali sono le terapie disponibili?
Oltre ai farmaci, orientati ai sintomi, le terapie desensibilizzanti risultano più efficaci in quanto allergene-orientate e quindi in grado di interagire con il sistema immunitario modificandone la risposta. Tutto concorre a migliorare la qualità della vita che nel paziente allergico è compromessa e l’immunoterapia, ha dimostrato di avere effetti benefici anche a distanza di anni dalla sospensione.
Le statistiche parlano di un fenomeno in forte crescita. Perché?
Le ipotesi sono svariate e legate a molteplici fattori: le modifiche delle condizioni atmosferiche, l’inquinamento, il cambiamento dello stile di vita con la tendenza a passare la maggior parte del tempo in ambienti chiusi, l’eccessiva igiene, l’abuso di antibiotici, fanno sì che il sistema immunitario non lavori più correttamente, creando una sorta di ‘eccesso di legittima difesa’. Occorre strutturare percorsi educazionali rivolti in particolare ai giovani, per veicolare informazioni corrette, scongiurando ad esempio l’abitudine al fumo di sigaretta che in un soggetto allergico non può che peggiorare la sintomatologia respiratoria. È fondamentale rivolgersi ai professionisti ed evitare le cure fai da te.