Gioco d’azzardo patologico, quando si attivano le stesse aree del cervello coinvolte nelle dipendenze

In territorio mantovano tra i 7.000 e i 12.000 giocatori che hanno perso il controllo sul loro comportamento. Un aiuto dal Serd

Il gioco d’azzardo è spesso ancora visto come un vizio, una scelta personale frutto di debolezza morale o di mancanza di disciplina, ma la realtà è molto più complessa e drammatica.

Il gioco d’azzardo patologico è stato invece negli anni riconosciuto come una dipendenza a tutti gli effetti, paragonabile ad altre forme di dipendenza, come quelle da sostanze o alcol.

Infatti, secondo il DSM-V, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il gioco d’azzardo non è semplicemente una questione di volontà o di carattere, ma un vero e proprio disturbo che può avere conseguenze devastanti sulla vita delle persone coinvolte.

Le neuroscienze hanno evidenziato che il gioco d’azzardo attiva le stesse aree del cervello coinvolte nelle dipendenze da sostanze, il che spiega perché le persone affette da gioco d’azzardo patologico trovano estremamente difficile smettere di giocare, nonostante i ripetuti tentativi e le promesse fatte a se stessi e agli altri.

La dipendenza dal gioco d’azzardo si manifesta con una serie di comportamenti compulsivi che portano l’individuo a scommettere somme sempre maggiori di denaro, nonostante le conseguenze negative. La persona affetta da questo disturbo continua a giocare anche quando è consapevole dei danni finanziari, emotivi e sociali che ne derivano.

La percezione sociale del gioco d’azzardo come vizio piuttosto che come dipendenza ha importanti implicazioni per la prevenzione e il trattamento. Le persone che soffrono di questo disturbo spesso affrontano stigma e biasimo, il che può impedire loro di cercare aiuto. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti della salute sull’importanza di riconoscere il gioco d’azzardo patologico come una malattia.

Non è facile stimare il numero di giocatori d’azzardo patologici presenti nella nostra provincia, ma non è errato ipotizzare che vi siano nel mantovano tra i 7.000 e i 12.000 giocatori che hanno perso il controllo sul loro comportamento di gioco d’azzardo.

In Italia, secondo le statistiche più recenti, circa il 40 per cento della popolazione ha giocato d’azzardo almeno una volta nell’ultimo anno: a fronte di molti italiani che certamente non hanno sviluppato alcuna problematica, vi è un numero più esiguo ma ugualmente significativo (circa il 3 per cento della popolazione) di persone che potrebbero aver perso il controllo.

Qui di seguito si riporta un breve questionario che restituisce un punteggio rispetto al proprio comportamento di gioco d’azzardo. Per sapere il proprio punteggio, è sufficiente fare la somma numerica delle proprie risposte.

0 = giocatore non problematico 1-2= giocatore a rischio 3-7= problemi moderati di gioco 8+= problemi seri di gioco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non si può più considerare il gioco d’azzardo come semplicemente un vizio, ma deve essere vissuto come una dipendenza seria e complessa. Riconoscerlo come tale è il primo passo per offrire un aiuto concreto alle persone colpite e ridurne l’impatto devastante che ha su di esse e sulle loro famiglie.

Per chiedere aiuto, o anche solo avere maggiori informazioni per sé stessi o per altri, ci si può rivolgere al Ser.D (Servizio per le Dipendenze) di Mantova, al numero 0376/435516.

Di Marco Degli Esposti, direttore Serd Asst Mantova

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