Versi dell’anima: “Nel deserto che precede un addio una sola sottrazione aritmetica”

Anche nel 2023 è stato bandito il Premio nazionale di poesia Terra di Virgilio, promosso dall’associazione mantovana La corte dei poeti nell’ambito del Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio. Il premio presenta due sezioni: Vita di scienza ed arte, per autori noti ed esordienti; L’ozio degli attivi, riservata a persone ospitate in strutture protette. La poesia dei luoghi difesi e tutelati, altrimenti definita ‘poesia dell’anima’, dà spazio all’espressione lirica di persone che praticano la scrittura come elemento di riscatto, di autocura e di reinserimento sociale. Si riportano qui le poesie di vincitori e segnalati della sezione L’ozio degli attivi, provenienti da case circondariali e strutture di cura e pubblicate nell’antologia del premio.

Di seguito le poesie del primo classificato:

Daniele De Angelis – Frequenta il laboratorio di Lettura e Scrittura Creativa del Carcere Milano-Opera.

 

Nel giugno ventenne

Nel giugno ventenne,
mi niña querida,
nella mia vita
la tua vita
si è spezzata,
forse è stato
l’azzurro obliquo dei tuoi occhi,
il bisturi che sfiorò le labbra,
quella sillaba incompiuta,
il tonfo nell’acqua,
l’eterna apnea…
semplicemente
è stato.
Nel deserto che precede un addio
una sola sottrazione aritmetica.

 

È l’idea centrale…

È l’idea centrale ad attraversare
il sistema nervoso
ossessione finale
l’estasi che precede il delirio
“La morte imita ciò che non è limite”
nei corridoi qualcuno bestemmia
si è giocato la vita
con una manciata di carte
Gli uomini tremano
si consumano
nei piccoli gesti quotidiani
quei gesti che non si spezzano
di fronte all’idea

Non riconosco le linee che un giorno
mi chiamavano per nome
Il sangue sgocciola dall’arteria
si accende in un impeto verticale

  

Domenica

Vorrei nascere nella terra delle madri
perduto nelle strette di mano
nel dolce affanno di tutte le cose
Vorrei rompere l’ordine naturale
scomparire nei giorni distratti
dalle equazioni lineari

quando bastava
tenerti per mano

Concedimi il pensiero sfinito
dei centri sociali
dove il tempo accadeva
e tutte le ore conducevano a te
Perché quando l’orologio si spezza
in un metro quadrato
e sono i venti a portare violenti i ricordi
non rimane altro che osservare
l’infinito passare

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