Malattia di Parkinson e parkinsonismi, il tai chi per la riabilitazione

Progetto sperimentale per i pazienti del presidio di Bozzolo, sarà condotto anche uno studio per il confronto con le pratiche tradizionali

La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa molto diffusa (la seconda nell’anziano) e conta 1.800 pazienti nella nostra provincia. Esistono anche forme giovanili (5 per cento) quando la malattia si manifesta prima dei 50 anni. Solitamente si presenta con lentezza nei movimenti, tremore a riposo e rigidità. Con la progressione della malattia molti pazienti perdono la stabilità posturale e hanno difficoltà nell’equilibrio e nella deambulazione, causa di cadute e disabilità nella vita quotidiana, ma è anche motivo di stati depressivi e di solitudine.

Il punto di riferimento per la maggior parte dei sintomi motori è il trattamento farmacologico, al quale, recentemente, si sono associati trattamenti neurochirurgici di precisione. Ma sintomi come l’equilibrio, la qualità del cammino e la rigidità possono ulteriormente migliorare se alla terapia farmacologica vengono associati il trattamento riabilitativo e altre strategie definite complementari.

L’associazione ‘Signora Parkinson’, nata 5 anni fa, con lo scopo di favorire momenti di incontro e confronto tra persone con la malattia di Parkinson e loro familiari, ha scelto di orientare parte delle sue attività in attività motorie riabilitative: yoga, metodo riabilitango (riconosciuto come patrimonio dell’Unesco), camminata nordic walking, tai chi.

Tra le attività complementari, studi recenti e gruppi di esperti hanno riconosciuto un alto grado di efficacia allo yoga, alla danza (riabilitango, danze irlandesi), al nordic walking e al tai chi, tutti in grado di migliorare la mobilità, l’andatura e l’equilibrio nelle persone affette da Parkinson o parkinsonismi di altro tipo. In particolare, il trattamento basato sul tai chi è risultato in grado di migliorare l’agilità, la velocità del cammino, di rallentare la progressione dei sintomi della malattia di Parkinson e di ritardare, in alcuni casi, l’introduzione della Levodopa.

Il tai chi (tai ji quan) è un insieme di pratiche fisiche, energetiche e mentali basato su principi millenari della filosofia, medicina ed arte marziale cinese. Con il contributo della Fondazione della Comunità Mantovana e in collaborazione con la Riabilitazione di Bozzolo, l’associazione Signora Parkinson sta realizzando un progetto sperimentale rivolto alle persone affette da Malattia di Parkinson e parkinsonismi, coordinato Mario Alfieri e Claudio Curci, in cui si utilizzano le tecniche tai chi a scopi riabilitativi.

Tale progetto, che dà continuità alle iniziative di collaborazione tra associazione e riabilitazione di Bozzolo sulle attività complementari svolte negli ultimi anni, sarà associato a uno studio randomizzato controllato sul confronto tra tai chi e attività riabilitativa tradizionale, da sottoporre al giudizio del Comitato Etico ai fini di una pubblicazione scientifica dei risultati.

L’attività con il tai chi è condotta dal maestro Roberto Benetti e si nekka struttura di Riabilitazione Neuromotoria del presidio di Bozzolo, diretta da Francesco Ferraro. L’associazione Signora Parkinson ringrazia quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo importante progetto.

Di Antonina Paolis, presidente associazione Signora Parkinson

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