Gli operatori sanitari imparano la mindfulness per gestire lo stress

La pratica introdotta per i professionisti del Dipartimento Fragilità è utilizzata per ridurre il dolore e la sofferenza psicologica

Nei mesi di ottobre-dicembre 2021, organizzato dal Dipartimento Fragilità – struttura Promozione della Salute, l’ASST Mantova ha promosso per i propri dipendenti, un percorso di formazione che si basa sulla meditazione di consapevolezza (mindfulness) ai fini della riduzione dello stress.

Alessia Sempreboni

Il protocollo per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (Mindfulness Based Stress Reduction Program) consiste in un percorso di gruppo, di tipo esperienziale-educativo che ha un effetto benefico sia sulla salute psichica che su quella fisica dei partecipanti.

Il programma è particolarmente indicato per le persone che si trovano a vivere a contatto con l’intensità e il disagio dell’esperienza umana, condizione caratteristica delle professioni di aiuto in ambito sanitario. Il percorso, si è svolto in 8 incontri della durata di due ore e mezza più una giornata intensiva, all’Avis Park di Cerese. Il metodo, che è validato scientificamente da numerosi studi, viene proposto e replicato anche nell’ambito della sanità e delle organizzazioni sin dagli anni ‘90.

A partire dagli studi di Jon Kabat-Zinn, professore nella facoltà di Medicina della Università del Massachusetts e fondatore della Clinica per la riduzione dello stress, è stato scientificamente confermato che la pratica della mindfulness permette di fare proprie modalità più efficaci e funzionali di gestione dello stress, le quali hanno un impatto diretto sul miglioramento di numerosi parametri correlati al benessere psichico, emotivo e fisico.

Il termine “mindfulness”, così come definito da Jon Kabat Zinn (1990), significa prestare attenzione,  intenzionalmente, al momento presente, in modo consapevole e non giudicante. Pertanto, il senso del percorso è stato quello di far sperimentare ai partecipanti, con una crescente progressione e gradualità, la possibilità di vivere situazioni della vita quotidiana, dalle più semplici, come le abitudini di tutti i giorni, alle più articolate, come le relazioni interpersonali o situazioni lavorative, in modo più consapevole.

L’idea di fondo è infatti che, soprattutto nei contesti di aiuto, non essendo immaginabile “azzerare” lo stress, è invece possibile cambiare la nostra modalità di relazionarci ad esso (vera fonte di sofferenza). La letteratura ha mostrato quanto sia utile ed importante per il personale sanitario, apprendere strumenti efficaci per poter sostenere e ridurre la tensione, soprattutto alla luce del gravoso impegno psichico, emotivo e fisico in questi anni di emergenza pandemica.

La mindfulness è una pratica, cioè un metodo sistematico, volto a coltivare chiarezza, comprensione e gentilezza; gli effetti di questa pratica sono stati riscontrati su tutte le patologie stress-correlate, sulla prevenzione delle stesse e sulla riduzione del dolore fisico e delle sofferenze psicologiche.

Dalla ricerca scientifica sappiamo infatti che un elevato livello di tensione, alle quali le persone possono essere esposte quotidianamente, può condurre all’innescarsi della reazione da stress, con effetti che possono riguardare disturbi del sonno, dell’attenzione, dell’alimentazione, o stati di agitazione quali ansia, inquietudine, depressione e una vasta serie di disturbi fisici correlati.

La pratica della mindfulness promuove un approccio consapevole alle cause dello stress, aiuta a riconoscere i propri automatismi mentali e comportamentali e permette di evitare gli effetti nocivi correlati a questo tipo di reazione.

I conduttori sono stati Francesca Mozzo e Francesco Benelli, psicologi del Dipartimento di Salute mentale e delle Dipendenze della ASST di Mantova e formati alla conduzione dei protocolli mindfulness based, sia in ambito clinico che non. Al corso hanno partecipato 16 operatori, provenienti dal Dipartimento delle Fragilità e dal Dipartimento Medico.

Per l’anno 2022 è prevista l’attivazione di un muovo percorso e di una serie di incontri di retraining nei quali verranno approfonditi argomenti e pratiche di consapevolezza introdotti nel precedente percorso.

Di Alessia Sempreboni, responsabile struttura Promozione della Salute ASST Mantova

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